“È il tipo di partita che vogliamo fare: se tutti fanno ciò che sanno, allora possiamo battere chiunque”.
Poche parole, per spiegare cos’è successo ieri sera alla Corner Arena. Sono di Samuel Guerra (nella foto Putzu), che con i suoi compagni, ha lasciato all’asciutto le bocche di fuoco del Ginevra. Uno shutout che fa bene al morale, che fa capire che il Lugano è più che mai dentro questa serie. E che soprattutto, il fortissimo Ginevra non sembra più imbattibile.
Guerra parla di partita perfetta, o quasi. Ha ragione lui, ovviamente. È vero, come mormora qualcuno, che il powerplay non funziona ancora a dovere, ma ciò che ieri sera il Lugano doveva mettere sul ghiaccio è stato messo.Emozioni, disciplina e voglia di vincere: tre principi cardini per andare lontano nei playoff.
E di Guerra ne vogliamo parlare? Una crescita costante, partita dopo partita, dopo un inizio di stagione un po’ balbettante. In verità, come il resto dei suoi compagni.
Ma la sua filosofia è chiara: “La mia forza è di avere la mentalità del principiante, di chi non si accontenta mai. Ho sempre voglia di migliorarmi e in questi dodici anni di carriera l’ho sempre fatto. Certo, ci sono stati momenti difficili, come la passata stagione, ma ne sono sempre venuto fuori e adesso raccolgo i frutti”.
La parola chiave, anche nel suo caso, è fiducia.
“Sento che questo staff tecnico crede in me, cosa che invece non capitava lo scorso anno. Io sono un giocatore da playoff, queste partite mi piacciono e se vengo considerato per ciò che posso dare, credo di poter portare un grosso apporto”.
Oggi si parte già per Ginevra, domani gara--3.
"Era importante riportarci subito in parità, adesso arriva il bello. Non c'è molto tempo per riposare, ma i playoff sono questi. Restiamo concentrati e cerchiamo di ripetere la partita di ieri sera. Poi credo che tutto sarà possibile".
Poche parole, per spiegare cos’è successo ieri sera alla Corner Arena. Sono di Samuel Guerra (nella foto Putzu), che con i suoi compagni, ha lasciato all’asciutto le bocche di fuoco del Ginevra. Uno shutout che fa bene al morale, che fa capire che il Lugano è più che mai dentro questa serie. E che soprattutto, il fortissimo Ginevra non sembra più imbattibile.
Guerra parla di partita perfetta, o quasi. Ha ragione lui, ovviamente. È vero, come mormora qualcuno, che il powerplay non funziona ancora a dovere, ma ciò che ieri sera il Lugano doveva mettere sul ghiaccio è stato messo.Emozioni, disciplina e voglia di vincere: tre principi cardini per andare lontano nei playoff.
E di Guerra ne vogliamo parlare? Una crescita costante, partita dopo partita, dopo un inizio di stagione un po’ balbettante. In verità, come il resto dei suoi compagni.
Ma la sua filosofia è chiara: “La mia forza è di avere la mentalità del principiante, di chi non si accontenta mai. Ho sempre voglia di migliorarmi e in questi dodici anni di carriera l’ho sempre fatto. Certo, ci sono stati momenti difficili, come la passata stagione, ma ne sono sempre venuto fuori e adesso raccolgo i frutti”.
La parola chiave, anche nel suo caso, è fiducia.
“Sento che questo staff tecnico crede in me, cosa che invece non capitava lo scorso anno. Io sono un giocatore da playoff, queste partite mi piacciono e se vengo considerato per ciò che posso dare, credo di poter portare un grosso apporto”.
Oggi si parte già per Ginevra, domani gara--3.
"Era importante riportarci subito in parità, adesso arriva il bello. Non c'è molto tempo per riposare, ma i playoff sono questi. Restiamo concentrati e cerchiamo di ripetere la partita di ieri sera. Poi credo che tutto sarà possibile".