Ci sono giornate più importanti di altre,
anche in un campionato lungo 36 partite.
E oggi, è una di queste. Bisogna vincere, o perlomeno non perdere.
Con sette punti di vantaggio, il Bellinzona affronta (ore 14.15) al Comunale il Neuchâtel Xamax, fanalino di coda della Challenge League.
Una partita tremendamente importante, per non dire decisiva. Vincere vorrebbe dire avere dieci punti di vantaggio e mettere una sostanziosa garanzia sulla salvezza. Una sconfitta invece complicherebbe una strada che nelle ultime settimane si è fatta maledettamente in salita.
I granata hanno ottenuto solo un punto in questo 2023, mentre nelle ultime undici partite ne hanno racimolato soltanto due. Entrambi contro il Losanna! Con una differenza reti paurosa: -15 (cinque gol fatti e ben venti subiti).
La sconfitta di domenica scorsa a Vaduz, contro un altro avversario diretto, ha lasciato il segno. In vantaggio fino a venti minuti dalla fine, i granata hanno incassato il gol della sconfitta in piena zona Cesarini. Una rete che ha fatto malissimo, sia al morale che alla classifica.
A Bellinzona l’arrivo di Maccoppi sulla panchina non ha purtroppo portato i frutti sperati: un solo punto, un gioco balbettante e una squadra che sembra incapace di reagire davanti alle prime difficoltà. Difficile capire se si tratta di un problema (anche) fisico o esclusivamente mentale. Il tecnico, come ha fatto capire la dirigenza granata, è fortemente a rischio. E con lui tutto lo staff. Un’ulteriore sconfitta, favorita dalla pausa della nazionale, porterebbe quasi sicuramente a un altro cambio. Il quarto.
La domanda che si fanno tutti è questa: cos’è successo a questo Bellinzona?
È probabile che i cambi di allenatori, i 31 giocatori finora schierati (record della Challenge League) e le tante formazioni che si sono alternate durante questa laboriosa stagione, non abbiano favorito l’amalgama di un gruppo che, almeno sulla carta, sembrava poter ambire a qualcosa di più. Ma il tracollo delle ultime settimane resta comunque inspiegabile.
La bella notizia di oggi è senza dubbio il rientro di capitan Mihajlovic, che si era visto ridurre qualche giorno fa la squalifica subìta contro l’Aarau, da tre a due giornate.
Mancherà invece Schetino, fuori per aver già racimolato quattro cartellini gialli in sole sei partite, con l’invidiabile record di 16 falli fatti. Un piccolo record.
Per fortuna, non sta molto meglio lo Xamax, reduce dalla sconfitta beffarda contro l’Yverdon. In vantaggio per 1-0 fino al novantesimo, i neocastellani si sono fatti sorprendere nei minuti di recupero da un tremendo uno-due vodese. Una sconfitta che è stata vissuta come una piccola tragedia e che bisognerà capire che strascichi ha lasciato in una squadra che è ormai tutta la stagione che si trova in fondo alla classifica.
La sfida della paura è servita: per vincere ci vorrà… tanto coraggio.
E oggi, è una di queste. Bisogna vincere, o perlomeno non perdere.
Con sette punti di vantaggio, il Bellinzona affronta (ore 14.15) al Comunale il Neuchâtel Xamax, fanalino di coda della Challenge League.
Una partita tremendamente importante, per non dire decisiva. Vincere vorrebbe dire avere dieci punti di vantaggio e mettere una sostanziosa garanzia sulla salvezza. Una sconfitta invece complicherebbe una strada che nelle ultime settimane si è fatta maledettamente in salita.
I granata hanno ottenuto solo un punto in questo 2023, mentre nelle ultime undici partite ne hanno racimolato soltanto due. Entrambi contro il Losanna! Con una differenza reti paurosa: -15 (cinque gol fatti e ben venti subiti).
La sconfitta di domenica scorsa a Vaduz, contro un altro avversario diretto, ha lasciato il segno. In vantaggio fino a venti minuti dalla fine, i granata hanno incassato il gol della sconfitta in piena zona Cesarini. Una rete che ha fatto malissimo, sia al morale che alla classifica.
A Bellinzona l’arrivo di Maccoppi sulla panchina non ha purtroppo portato i frutti sperati: un solo punto, un gioco balbettante e una squadra che sembra incapace di reagire davanti alle prime difficoltà. Difficile capire se si tratta di un problema (anche) fisico o esclusivamente mentale. Il tecnico, come ha fatto capire la dirigenza granata, è fortemente a rischio. E con lui tutto lo staff. Un’ulteriore sconfitta, favorita dalla pausa della nazionale, porterebbe quasi sicuramente a un altro cambio. Il quarto.
La domanda che si fanno tutti è questa: cos’è successo a questo Bellinzona?
È probabile che i cambi di allenatori, i 31 giocatori finora schierati (record della Challenge League) e le tante formazioni che si sono alternate durante questa laboriosa stagione, non abbiano favorito l’amalgama di un gruppo che, almeno sulla carta, sembrava poter ambire a qualcosa di più. Ma il tracollo delle ultime settimane resta comunque inspiegabile.
La bella notizia di oggi è senza dubbio il rientro di capitan Mihajlovic, che si era visto ridurre qualche giorno fa la squalifica subìta contro l’Aarau, da tre a due giornate.
Mancherà invece Schetino, fuori per aver già racimolato quattro cartellini gialli in sole sei partite, con l’invidiabile record di 16 falli fatti. Un piccolo record.
Per fortuna, non sta molto meglio lo Xamax, reduce dalla sconfitta beffarda contro l’Yverdon. In vantaggio per 1-0 fino al novantesimo, i neocastellani si sono fatti sorprendere nei minuti di recupero da un tremendo uno-due vodese. Una sconfitta che è stata vissuta come una piccola tragedia e che bisognerà capire che strascichi ha lasciato in una squadra che è ormai tutta la stagione che si trova in fondo alla classifica.
La sfida della paura è servita: per vincere ci vorrà… tanto coraggio.