Non è arrivata la vittoria
nemmeno contro lo Xamax! I granata passati in vantaggio con Samba hanno
giochicchiato per un po’ tirando a campare. Poi, secondo un cliché ormai
scontato (la paura fa 90!) hanno interpretato la partita come voluto (o
imposto?) dalla panchina: prestazione bassa con qualche ripartenza. Il pressing
dei neocastellani ha fortunatamente dato i frutti soltanto nell’azione del
calcio di rigore (Peres ha steso l’incontenibile Del Toro in piena area). Il
vantaggio stiracchiato di un gol dopo appena 4 minuti non è servito a granché
se non a evitare la sedicesima sconfitta della stagione. Sì perché nei minuti
di recupero Bakayoko, che tra l’altro si era mangiato un gol già al 23’
scivolando sulla palla tutto solo davanti a Kiassumbua, ha trovato il modo di
colpire il palo. Qualcosa di incredibile, dichiara Jeff Saibene: “Siamo
veramente perseguitati dalla sfortuna (l’ accenno è alla precedente gara
con l’Yverdon), centrare il montante da quel punto era più difficile che insaccare
il pallone”. Saibene reputa che il pareggio equivale a una sconfitta per
entrambe le squadre, scese in campo per vincere. Ma per i granata l’1-1
risicato contro l’ultima della classe (che di fatto non lo è stando al gioco
che produce) vale quanto una vittoria. L’impegno non è mancato da parte di
tutti gli attori schierati da Maccoppi. Il tema dominante è però sempre stata
la paura, al punto che di offensivo si è visto molto poco, se non qualche
confusa ripartenza. Matteo Tosetti (gli
è subentrato Ocampo), il più intraprendente in fase avanzata, è stato uno dei
pochi a mettere in campo aggressività e concentrazione (Samba, gol a parte, non
si è visto, Cortelezzi non la smette di ‘sparare’ alto, al 68’ i granata
sarebbero potuti tornare in vantaggio, ha mandato alle stelle; Pollero non c’è,
10 minuti senza incidere, era entrato a sostituire Chacon: tanta corsa).
Tosetti, è a lui che ci riferiamo, è stato sostituito (incomprensibilmente, il
pubblico ha largamente manifestato il suo disappunto verso la panchina) quando
mancavano più di 20 minuti alla fine. Il numero 11, sbalordito: “È stato il
mister a prendere la decisione, è pagato per questo. Bisogna accettarla e
basta. Io sono abbastanza grande per non lasciarmi prendere dalla rabbia per
quello che è successo (alcuni granata sono rientrati negli spogliatoi con
le lacrime agli occhi, ndr)”.
Come dicevamo, siamo al punto
di prima. Questa squadra non sa più vincere una partita che sia una partita.
Anche questa settimana non c’è stata la scossa che tutti si aspettavano. Adesso
basta, aveva urlato Matteo in settimana. Non si può né si deve più stare a dire
‘pensiamo a una partita alla volta’: ne mancano ancora dieci, d’accordo, ma con
simili risultati si rischia veramente il posto in Challenge League. Bisogna
mettere lo stop. I giocatori sono sfiduciati. Non credono più nei loro mezzi o
nell’allenatore? Pablo Bentancur è deciso a intervenire. Per il bene dell’ACB.
(Foto Putzu)