Può tirare un bel
sospiro di sollievo il presidente Angelo Renzetti. La vittoria al Tourbillon allontana
i bianconeri dalle zone limacciose della classifica e permette di guardare al
futuro con meno patemi d’animo.
“Un successo che
ci voleva, per la classifica ma soprattutto per la testa. Siamo finalmente tornati
a giocare al completo e la differenza si è vista. In queste condizioni possiamo
fare la nostra figura”.
Presidente, è
stato più facile del previsto?
“Direi che stavolta
siamo stati avvantaggiati noi dalle assenze del nostro avversario. Abbiamo
visto che giocando ogni tre giorni le assenze si pagano tantissimo e questo
succede a tutte le squadre. Escluso ovviamente lo Young Boys. Non
dimentichiamoci della parata di Baumann a inizio partita: avessimo incassato il
gol in quell’occasione forse avremmo visto una gara diversa”.
Otto punti di
vantaggio sugli ultimi due posti: si dorme più tranquilli?
“Fino a un certo
punto. Molto dipenderà dalla partita di domenica contro lo Zurigo. Dovessimo
vincere anche quella gara allora penso che potremo guardare il campionato sotto
un altro punto di vista e vivere un po’ più tranquilli”.
Cosa le è
piaciuto particolarmente stasera?
“Sono contento
per come ha giocato il centrocampo, con due vere mezz’ali come Sabbatini e Custodio
e con Covilo che davanti alla difesa resta un giocatore importante. Non sarà
velocissimo ma è forte fisicamente, molto bravo di testa e si rende sempre
utile”.
A fine partita
Jacobacci ha detto di aver apprezzato il fatto che Lei in settimana ha
sostenuto moralmente lo staff e i giocatori.
“Ho cercato di
attuare il miglior sistema per venir fuori da questa situazione. Dopo dieci
anni di presidenza forse ho finalmente imparato qualcosa. Capisco anche
Jacobacci che come tutti gli allenatori, quando non arrivano i risultati, si
sentano particolarmente vulnerabili. È importante che una società sappia
gestire bene i momenti difficili, ora cerchiamo di andare avanti così”.
Lugano quasi
salvo: è lo stadio adesso a farla disperare? I toni negli ultimi giorni si sono
alzati forse un po' troppo, no?
“Purtroppo alzare
i toni fa parte della strategia di chi non vuole lo stadio e vuole magari degli
appalti. Ora la tattica degli oppositori è di far slittare ogni decisione quando
ci sarà il nuovo Consiglio Comunale. Spiace soprattutto che siano state dette
della falsità sul mio conto”.