La mina vagante è sempre lì in agguato. Nemmeno la sconfitta patita al 115’ in gara 3 ha scalfito il mentale e il morale del Lugano. Il grande merito della quarta sfida? Aver resistito all’inizio tambureggiando del Ginevra limitando i danni. I bianconeri hanno dato prova di carattere, non era evidente non affogare dopo la rete di apertura di Omark e la sfuriata iniziale dei ginevrini. In quei minuti le Aquile hanno forse perso l’occasione di dare una mazzata decisiva alla serie. Insomma Guerra e soci non muoiono mai e il nervosismo sembra diventare sempre più palese in riva al Lemano. Nei social media i tifosi cominciano a perdere la serenità. Si aspettavano un passaggio in semifinale decisamente più tranquillo e i fantasmi dell’anno scorso, seppur con dinamiche completamente diverse, iniziano a farsi largo. Le certezze stanno lasciando posto ai dubbi e alla paura. Merito del Lugano, che continua imperterrito a mettere sul ghiaccio solidità, organizzazione e riesce a imbrigliare la manovra di Filppula e compagni. Proprio il finlandese, spremuto all’inverosimile da coach Cadieux, appare meno brillante del solito. È forse lo straniero più in difficoltà, o per meglio dire quello che fa più fatica ad arrivare agli standard abituali e il Ginevra ne soffre terribilmente. Più in generale il tanto minutaggio ordinato dal tecnico dei romandi non sembra essere particolarmente efficace. In questo senso Gianinazzi sta centellinando meglio le forze a disposizione e chissà che questo fatto non possa far pendere l’ago della bilancia dalla parte dei sottocenerini. Inoltre il portiere Koskinen sta sempre più diventando uno spauracchio. Trovarsi di fronte un estremo difensore a questo livello che ti fa disperare mentalmente non è evidente.
Ora si gioca al meglio delle 3. Il Ginevra ha il vantaggio casalingo, ma a livello di serenità il Lugano è decisamente messo meglio. Ora non ci sono più favoriti, ma resta il fatto che in fin dei conti indipendentemente da come vada a finire i bianconeri e in particolar modo Luca Gianinazzi il loro campionato lo hanno già vinto. Ciò non vale invece per Cadieux e il Ginevra, loro sì che hanno tutto da perdere.

(Foto Putzu)