CALCIO
È l'Inter la più forte?
Quarti di Champions: tre italiane in lizza. Il Napoli vola in campionato ma...
Pubblicato il 22.03.2023 08:27
di Silvano Pulga
Per qualcuno è una contraddizione in termini; tuttavia, è anche una realtà oggettiva. Che il calcio, nella vicina Penisola, viva un momento difficile sotto l'aspetto economico e, soprattutto, dei risultati, crediamo sia sotto gli occhi di tutti. Vero che c'è stata, a livello di Nazionale, la vittoria negli Europei; tuttavia, ciò che è accaduto dopo ha molto ridimensionato quell'affermazione che, per qualcuno, al di là del blasone degli Azzurri, rischia di avere un peso specifico pari a quello di alcuni exploit visti in passato. Preoccupa, tra l'altro, il futuro: e una recente intervista a Gattuso, attualmente disoccupato, conferma questi timori. L'ex allenatore di Milan e Napoli ha detto chiaramente che le squadre Primavera dei principali club della Serie A hanno una minoranza di ragazzi italiani. Questione di costi, si dirà: tutto questo, in prospettiva, non è una buona notizia a livello di Nazionale.
Se invece parliamo di club, le squadre di oltre confine hanno ottenuto, di recente, un'affermazione importante: hanno avuto accesso ai quarti di finale delle competizioni europee 6 squadre su 7. La Champions League vedrà, nei quarti, uno scontro tra italiane, un fatto che ci ha catapultato indietro nel tempo di una ventina d'anni, quando le squadre della Serie A si giocavano la vittoria nella competizione, magari con una finale tra di loro. Solo la Lazio (guarda caso, in piena lotta per un posto tra le prime 4 in campionato) è stata eliminata. Ma non solo: si ha la sensazione che, soprattutto le compagini impegnate nelle competizioni di seconda e terza fascia, proveranno a fare di tutto per arrivare in fondo, analogamente a quanto fatto dalla Roma nella stagione passata.
Lo abbiamo già scritto in passato: con buona pace dei tifosi di alcune squadre, una vittoria europea in una competizione non di primo rango vale di più di quella ottenuta in una coppa nazionale. Dopodiché, siamo i primi a dire che le energie mentali, nello sport, sono un elemento di primaria importanza, e non sono infinite: le partite infrasettimanali hanno un costo elevato, soprattutto se giocate al giovedì. Però, la recente prestazione della Juventus al Meazza contro l'inter, al netto delle polemiche arbitrali, ha dimostrato che un certo tipo di atteggiamento fa la differenza. Insomma, chi, come i bianconeri, ha un organico importante, può giocare ad alti livelli su ogni teatro di competizione. E non è un caso che i torinesi siano ancora in corsa su tre fronti, anche se in campionato il loro destino è appeso alle decisioni giudiziarie. Però, senza penalizzazione avrebbero un'alta probabilità di arrivare tra il secondo e il quarto posto, vista la qualità espressa in campo nelle ultime settimane. In Europa se la possono giocare, anche se la concorrenza di alcune rivali, tra le quali la Roma, non sarà facile da battere. Tuttavia, la sensazione è che i bianconeri abbiano messo nel mirino il trofeo, snobbato da tante altre compagini di Serie A negli ultimi anni, con la sola eccezione dell'Inter, battuta in finale dal Siviglia.
Guardando invece alla competizione regina, il sorteggio è stato benevolo, per le squadre della vicina Penisola. I club favoriti per la vittoria finale si trovano tutti dalla parte opposta del tabellone: per questo motivo, la finale sarà per forza tra una grande del calcio europeo (secondo i parametri attuali, ovviamente, anche se Real e Bayern lo sono anche per storia) e una outsider. La nostra favorita resta l'Inter che, tabelle Transfermarkt e monte ingaggi alla mano, è la più forte del mazzo, nella propria parte di tabellone. Ovviamente, sarà il campo a dare le risposte: tuttavia, se la squadra nerazzurra giocherà agli stessi livelli di partite come il derby di ritorno, o la sfida casalinga con il Napoli, non avrà problemi ad arrivare a Istanbul. Il Benfica è un'ottima squadra, beninteso: ma se pensiamo che uno dei suoi giocatori attualmente più rappresentativi non ha trovato posto nella rosa interista, la risposta viene spontanea. Certamente, qualche problema di ordine tattico è ultimamente emerso, dalle parti di Appiano: però, nelle partite importanti delle competizioni a eliminazione, sinora i nerazzurri non hanno mai tradito.
Milan e Napoli sono su un piano differente. Gli azzurri stanno aspettando solo la matematica per festeggiare uno scudetto che avrà un sapore particolare, perché sarà il primo vinto senza Maradona in campo, e al termine di un lungo lavoro di costruzione, che ha saputo coniugare spese oculate e creazione di una squadra competitiva. Un po' la stessa filosofia dei rossoneri i quali, però, hanno perso tutte le scommesse che si erano giocati in estate, soprattutto in attacco. Aggiugiamoci la solita trafila d'infortuni (ormai non è più da considerarsi sfortuna), la difficoltà a trovare soluzioni tattiche nuove (con le dovute proprorzioni, in Svizzera siamo abituati a vedere allenatori che cambiano disposizione in campo durante la partita: forse bisognerebbe avere più duttilità in panchina, ma probabilmente è qualcosa che riesce con giocatori di livello tecnico più basso, chissà), e il risultato sono prestazioni sul tipo di quelle andate in scena a Udine, sabato sera. Dopodiché, il Milan è stata anche la squadra che, all'andata, ha messo sotto sul piano del risultato e del gioco sia Inter che Juventus, e ha unanimemente perso immeritatamente a San Siro proprio con il Napoli e, grazie a due buone partite, ha estromesso dalla Champions il Tottenham, (la squadra più forte delle tre opposte alle italiane), provocando una crisi pesante nel club Inglese, i cui echi sono giunti ovviamente anche oltre Manica. Non ha i favori del pronostico, ovviamente: ma non li aveva neppure contro gli Spurs.
A fare la differenza, comunque, sarà la testa. Il Napoli non avrà pressioni, visto che in campionato la lotta si è chiusa. Gli azzurri sono affamati, vogliosi di mettersi in mostra a livello continentale: saranno chiaramente favoriti nel confronto con i detentori del titolo nazionale, che verrà loro consegnato dai rossoneri in una sorta di ideale passaggio di consegne proprio in occasione di questa sfida europea. Il Milan, invece, è seriamente a rischio esclusione dai primi 4 posti in campionato, fatto che potrebbe avere ripercussioni pesanti. L'Inter, favoritissima con il Benfica, ha un solo ostacolo dal punto di vista mentale, che è l'andate della semifinale di Coppa Italia con la Juventus, che va a piazzarsi in mezzo alle due partite coi portoghesi. Una narrazione francamente più che opinabile (che doveva far trangugiare la delusione dello scorso anno per uno scudetto perso in volata), ha convinto i tifosi che la coppa nazionale, unita alla Supercoppa già brillantemente conquistata, abbia importanza quasi paragonabile a una vittoria in campionato. In definitiva, non si potrà giocare contro la Juventus (la peggiore delle avversarie possibili, per tanti motivi che non serve neppure spiegare) la partita che, invece, sarebbe necessario fare in una fase così complicata della stagione. Ecco, questo potrebbe essere un ostacolo importante tra i nerazzurri e la finale di Istanbul, visto che siamo dell'idea che supereranno qualunque delle due squadre italiane si troveranno di fronte in semifinale: i risultati delle ultime tre stagioni parlano da soli. Finale che sarebbe una partita senza pronostico, indipendentemente da chi si troveranno di fronte i milanesi.