IL LUGANOLOGO
Le vacanze sembrano lontane...
Questo Lugano ha voglia di creare la sorpresa: il Ginevra ormai l'ha capito
Pubblicato il 23.03.2023 05:30
di Doriano Baserga
“Sarà perché ti amo“. Le note della canzone dei Ricchi e Poveri riecheggiano sempre a gran volume nello spogliatoio bianconero quando entro a fine partita per le interviste di turno. Una canzone che dopo partite come questa vorrebbero cantare tutti i tifosi bianconeri.
A dirla tutta, c’è anche della scaramanzia dietro a questa scelta da parte dei giocatori scatenati a squarciagola. La cantano più o meno tutti, anche se gli stranieri fanno ovviamente più fatica.Koskinen, dopo un’altra grande partita, è seduto sulla panca davanti al suo armadietto in rigoroso silenzio con lo sguardo ancora concentrato. L’adrelina della partita non si è ancora spenta, ma lui sa, dentro di sé, di essere l’uomo in più di questo Lugano. Una saracinesca a cui si affidano compagni e tifosi. Superarlo è diventato un’impresa: chiedere ai ginevrini per saperne di più.  
Negli spogliatoi però è Fazzini il più festeggiato, il suo gol nell’overtime ha fatto esplodere la Corner Arena. Sorriso a 32 denti e una affermazione che sa di liberazione: “Che emozione quando il disco ha superato la linea”.
Meritatissima la rete del numero 17, nato il giorno 17, sotto il segno dei pesci, proprio come chi vi scrive. Facile trovare il feeling, soprattutto dopo serate come questa.
E adesso dirà qualcuno?
Beh, adesso tra Ginevra e Lugano si riparte da zero. Alzi la mano chi avrebbe mai pensato che dopo quattro partite si sarebbe stati in parità. E invece è così. E guardando le sfide fin qui giocate, non è una sorpresa.
Forse il Ginevra di Cadieux pensava che sarebbe stato più facile e invece domani sera dovrà ospitare il Lugano e domenica scendere ancora in Ticino. Con tutte le incognite del caso e un po’ di paura addosso.
Intanto nello spogliatoio del Lugano entra anche il CEO Marco Werder, che si coccola lo staff tecnico: pacche sulle spalle e “un crediamoci fino in fondo” carico di entusiasmo. Com’è cambiato l’ambiente in queste ultime settimane!
Lo staff sembra tranquillo, le dichiarazioni sono ovviamente improntate all’ottimismo: dalla “missione impossibile”, anche Gianinazzi è passato a un “50-50” che ovviamente ha cambiato gli orizzonti.
Intanto c’è chi mormora il nome di Arcobello: il capitano si allena a buoni ritmi per cercare di rientrare il più presto possibile. Già questa settimana? Chissà. Per Connolly invece il rientro sembra ancora lontano.
Intanto godiamoci il momento, questo Lugano che non molla mai e che sta facendo paura al “grande” Ginevra.
Chi ci ha sempre creduto può gioire e dire “avevo ragione”. E ovviamente continuare a crederci. Le vacanze di questo Lugano sembrano ancora lontane…
(Mikko Koskinen e Daniel Carr nella foto Putzu)