L'aforista
Enzo Raffaele scrive: “L'unico senso della vita è il senso
dell''umorismo”. Lapidario, provocatorio ma non sardonico.
Sosteneva
Umberto Eco che: “Non riuscire a capire completamente è la più
grande lezione della filosofia”.
Groucho,
l'assistente fedele di Dylan Dog, nell'albo “La Zona del
crepuscolo”, si domanda: “È filosofia? Metafisica? Se metà è
fisica, l'altra metà com'è?”.
Franco
Battiato apparve all'improvviso agli inizi degli anni Settanta. Voce
mite e testi complicati. Nel 1979 firmò un contratto con la Emi e
pubblicò “L'era del cinghiale bianco”. Decise di entrare nel
mondo della “musica leggera”. Certo erano canzoncine, motivi
orecchiabili.
Il
pensiero era quello di parlare di illusioni, di superficialità e
ipocrisia.
E
poi continuare l'esplorazione. Concupito il pubblico, riuniti
ascoltatori colti e meno, ecco l'indicazione di percorrere la strada
dell'introspezione.
Non
solo un cantautore ma un ricercatore di senso, attraverso la
metafisica, l'esoterismo e la filosofia orientale.
E
nel brano “La cura” che tratta un tema fondamentale: come può
l'umano conciliare la sua parte spirituale e quella materiale.
È
solo all'apparenza un dialogo. È l'anima che invita il corpo ad
ascoltare.
Il
tempo dell'esistenza è fatto di “paure”, di “ipocondrie”, di
“ingiustizie”, di “inganni” e di “tradimenti”. Gravami e
pesi che si possono non solo sopportare, ma dai quali si può
guarire.
In
che modo? Educandosi interiormente e cercando di conoscere se stessi nel profondo.
Lo
spirito deve essere seguito, è la luce che guida il destino.
Il
siciliano non intendeva veicolare significati misteriosi o
incomprensibili.
Non
voleva essere un dissacratore o un iconoclasta.
Era
un sensibile al “soffio”, in guisa raffinata e delicata rilevava
che il “quotidiano” può essere affrontato senza essere travolti.
Come?
Imparando
a riflettere e cercando di percepire la parte più vera di noi
stessi.
Ma
non affermandosi come dei solipsisti, ma andando incontro all'altro:
“E ti vengo a cercare, anche solo per vederti o parlare, perché ho
bisogno della tua presenza, per capire meglio la tua essenza”.