Villa
Ciani è splendida e piena di fascino. I colori della primavera
esaltano ancora di più la sua bellezza. Li doma e li asseconda. Si
entra nel parco e non si vede l'edificio. Bisogna scovarlo e deviare
lo sguardo. L'altrove si trova di lato. Capita che per scoprire un
senso è necessario smarrire la diritta via.
Per
due giorni ha ospitato una mostra particolare e sorprendente. Ha
aperto le sue magnifiche sale all'arte, dove gli espositori hanno
potuto mettere in esibire i loro lavori.
La
mostra dal titolo: “YouNique” aveva l'ambizione di essere un
mercato d'eccellenza. Le aspettative sono state appaganti per il
visitatore. Ogni stanza una sorpresa, uno stupore delicato, un
percorso rigenerante e riconciliante, un cammino di vita.
Protagonisti
gli “artigiani”.
Sono
artisti che lavorano con le mani, ecco un materiale e via a una
trasformazione. Sentono pulsioni, percepiscono emozioni.
All'improvviso: un soffio, un anelito. Il sussulto dell'anima e
arriva l'ispirazione. Il pensiero è stato afferrato e restituisce un
oggetto.
E
poi ancora una nuova visione. Sono idee che volano: libere e scevre
da condizionamenti e orpelli.
Certo
vivono del loro lavoro e hanno bisogno che il prodotto sia venduto,
ma in fondo inseguono, catturano e poi realizzano un sogno che si
rinnova.
I
tempi contemporanei scorrono veloci, il futuro non attende. Ma
l'artigiano non si fa travolgere dal nuovo mondo digitale. È
richiamato da una sorta di canto antico, che ritorna da lontano. Ecco
la lentezza dei movimenti, il processo manuale che richiede pazienza,
la passione diuturna. E infine l'oggetto, l'arte che da forma che
diventa sostanza.
L'individualismo,
la solitudine di un laboratorio sono presupposti essenziali. Ma poi
la creazione è per le persone. Deve andare via.
Lavori
fini e unici: in
ceramica e in vetro, dal mosaico all’intarsio ed al bronzo,
passando per il tessuto, il design autoprodotto e la sartoria fino a
gioielli, orologi.
Hanno uno scopo
nobile ed etico: rendere belle non solo le case, ma soprattutto le
esistenze.
Scrive
Oscar Wilde: “L'arte è la più intensa manifestazione
d'individualismo che il mondo conosca”.