OFFSIDE
Si pensa già al futuro...
Eliminato dal Ginevra, il Lugano deve riordinare al più presto le idee
Pubblicato il 27.03.2023 09:59
di L.S.
Alla fine, ha vinto la squadra più forte e come si dice in questi casi “senza rubare nulla”.
Il Ginevra approda alle semifinali, il Lugano raggiunge l’Ambrì che è già in vacanza da un po’. L’hockey ticinese si ferma il 26 marzo: onestamente si pensava di poter fare qualcosa di più. Peccato.
Sarà presto il tempo degli inevitabili bilanci e soprattutto dei famosi progetti.
Mancano quasi sei mesi alla prossima stagione; eppure, tra pochi giorni il Lugano si rimetterà al lavoro per pianificare la stagione 2023/24.
L’estate, come diceva una volta il presidente dell’Ambrì Lombardi, è il periodo migliore per i presidenti. E si potrebbe aggiungere, anche per gli allenatori.
È il periodo della speranza, a volte addirittura dei sogni, che purtroppo vengono spesso spezzati durante la stagione. Anche quest’anno, in casa Lugano, è stato così.
Non devono illudere gli applausi di ieri della Cornèr Arena, che ha comunque voluto premiare la squadra per lo sforzo in questi playoff. Dimenticando, per una sera, una stagione fatta perlopiù di sofferenza e delusione.
Era proprio l’estate di due anni fa quando, con l’ingaggio di McSorley, si puntava decisamente in alto. Era il momento dei proclami: prima con l’indimenticabile “titolo in tre anni”, poi con un ambizioso “quarto posto in Regular Season”.
Qualcuno dirà che per il titolo nulla è perso, ma obiettivamente la strada sembra piuttosto lunga e tortuosa.
Il Lugano, questa è l’unica cosa chiara, ripartirà da Gianinazzi. Plenipotenziario, come aveva annunciato Domenichelli qualche mese fa. Fiducia al giovane tecnico, che tra tante difficoltà, ha comunque saputo tenere in piedi la baracca. E anche se dal punto di vista hockeistico si è visto pochino, da quello umano e della leadership, ne è uscito decisamente promosso.
Basterà questo per gettare le basi per un futuro più radioso? Difficile dirlo. Con la sua umiltà, il coach bianconero ha ammesso di dover crescere ancora tanto e che questi mesi burrascosi lo aiuteranno sicuramente a progredire velocemente.
La dirigenza è convinta di aver trovato il cavallo di razza, quello a cui dare in mano una squadra che si spera un giorno possa tornare a vincere.
Dall’esterno è oggettivamente difficile fare una valutazione o lanciarsi in pronostici: la speranza è che stavolta ci abbiano visto giusto, altrimenti sarà difficile, per non dire poco credibile, ripartire con l’ennesimo progetto capace di convincere i tifosi.
(Foto Zocchetti)