Calcio
Più si gioca, più si guadagna
Aumenta il numero delle partite, il Psg introduce una novità nel contratto dei calciatori
Pubblicato il 31.03.2023 08:03
di Angelo Lungo
Il situazionista Guy Debord sostiene che: “Lo spettacolo non vuole giungere a nient'altro che a sé stesso”.
Il costo del cartellino dei calciatori e il loro ingaggio crescono: i conti sono fuori controllo. Il principio ordinatore è chiaro: si giocherà sempre di più. È l'intenzione della Fifa, dell'Uefa e di tutto il movimento. Servono maggiori introiti, è necessario aumentare i ricavi. L'incasso dei botteghini è un importante flusso di cassa, ma sono i diritti televisivi quelli che determinano l'incremento, in maniera considerevole, delle entrate, una visibilità che incentiva, inoltre, gli sponsor a investire.
Ma c'è anche chi dice no. Lo fanno individualmente i giocatori e saltuariamente la loro associazione di categoria. Sostengono che troppe partite provocano infortuni e fanno scadere la qualità delle prestazioni. Il cambiamento è stato epocale. Erano gli anni Novanta: una squadra di alto livello arrivava a disputare un totale di 54 partite nel corso di una stagione. Dal 2024-25 cambierà la formula della Champions, per arrivare in fondo a tutte le competizioni, nazionali e internazionali, serviranno circa 70 incontri. Ci sono poi le gare della Nazionale. L'allenamento rischia di diventare un dettaglio. Impossibile pensare che ci possa essere una razionalizzazione del calendario. Troppi interessi e infiniti scontri di potere: tra Fifa, Uefa e leghe nazionali.
E i club? Luis Campos, dirigente del Psg, è andato oltre. Fa firmare nuovi accordi in cui termini economici sono variabili. Basta privilegi. Certo i calciatori sono lavoratori come tutti gli altri, ma ora devono adeguarsi a un nuovo parametro: lo stipendio dipende da quante partite sono effettivamente giocate. Verratti ha accettato questa condizione, stessa proposta (o imposizione) verrà fatta a Skriniar. Gli infortuni e le assenze peseranno finanziariamente. L'obiettivo è scontato: si vuole la competitività e incentivare gli atleti a essere attenti all'alimentazione, al riposo e al recupero. Più si scenderà in campo, più si guadagnerà. Funzionerà? Come risponderanno a una simile novità calciatori come Messi o Mbappé?
Il colonnello Douglas Mortimer, Lee Van Cleef, nel film Per qualche dollaro in più, diceva: “Le domande non sono mai indiscrete. Le risposte lo sono a volte”.