L’Ambrì sta
attraversando un bel periodo di forma, giusto sottolinearlo, al di là degli
ultimi due sfortunati risultati.
A pensarci bene,
sarebbe sbagliato parlare soltanto di sfortuna. Perché se è vero che contro
Zugo e Bienne la prestazione della squadra di Cereda è stata all’altezza delle
aspettative, è anche vero che sono arrivate due sconfitte. Entrambe con il
medesimo denominatore comune. Le espulsioni, evitabilissime, nel finale di
partita.
Tutti a dire che
bisogna ragionare di più quando si è sul ghiaccio e che bisogna fare di tutto
per non mettere l’arbitro in condizione di fischiare nei momenti cruciali della
contesa.
Un ragionamento
che non fa una piega se non che quando si è ormai stanchi e con la vista un po’
annebbiata è veramente difficile aggrapparsi alla razionalità e restare lucidi.
È successo ieri
in un paio di occasioni a Michael Fora ed era successo a Zugo al giovane Cajka:
non è dunque soltanto una questione di mera esperienza.
È più probabile
che a questo punto della stagione l’Ambrì, che gioca spesso con soli tre
stranieri (in queste partite sta mancando anche Nättinen, senza contare che
D’Agostini non ci sarà più fino a fine campionato) e che dal punto di vista
puramente tecnico non è all’altezza di tante altre squadre, arrivi nel finale
di partita in carenza di ossigeno. Anche perché si sa, il gioco di Cereda è
piuttosto dispendioso e quando le gambe non girano a mille è più facile
incappare in qualche errore di concentrazione.
A parte le due
sconfitte, ci sono anche delle belle notizie sul fronte biancoblù: Perlini si
sta sempre di più ambientando e sta mettendo in luce le sue qualità da
giocatore NHL. Era giusto dargli del tempo e ora il giocatore
fa quello che cui è stato ingaggiato, com’era ovvio che facesse e come lasciò subito intuire alla sua prima apparizione sul
ghiaccio della Valascia.
Una maiuscola nota di merito va invece a Diego Kostner,
ragazzo eccezionale, umile, silenzioso e cresciuto ancora in questa stagione,
nonostante i 28 anni. Per lui finora 9 gol e 11 assist e molti di questi
pesantissimi.
Diego è un altro
di quei giocatori che se la riforma degli stranieri prevista per la stagione
2021/22 dovesse andare in porto, vedrebbe il suo posto in National League a
rischio. La buona notizia è che ieri la Lega, contestatissima in questo periodo
per questa prevista riforma, sembrerebbe aver fatto una parziale marcia
indietro.
È giusto salvare “soldati”
come Kostner, che hanno dato tanto al nostro hockey e hanno diritto di farlo
ancora. E se i colleghi si sono mossi per difenderne lo status è probabile che
qualcosa di buono al movimento hockeistico svizzero abbiano portato. Ed è
giusto che possano farlo anche in futuro.
Se poi
si pensa che questi "soldati" svolgono con molto sacrificio quel lavoro che le star
non sempre hanno voglia di fare, ecco che quando si ha la
fortuna di trovarli bisogna assolutamente tenerseli stretti.