HOCKEY: IN VISTA DEL DERBY DI DOMENICA LA SQUADRA APPARE IN BUONA FORMA
Ambrì: le penalità, Perlini e il soldato Kostner
La squadra di Cereda paga dazio nei finali di partita ma sembra pronta per il derby
Pubblicato il 05.03.2021 19:55
di Cristiano Perli
L’Ambrì sta attraversando un bel periodo di forma, giusto sottolinearlo, al di là degli ultimi due sfortunati risultati.
A pensarci bene, sarebbe sbagliato parlare soltanto di sfortuna. Perché se è vero che contro Zugo e Bienne la prestazione della squadra di Cereda è stata all’altezza delle aspettative, è anche vero che sono arrivate due sconfitte. Entrambe con il medesimo denominatore comune. Le espulsioni, evitabilissime, nel finale di partita.
Tutti a dire che bisogna ragionare di più quando si è sul ghiaccio e che bisogna fare di tutto per non mettere l’arbitro in condizione di fischiare nei momenti cruciali della contesa.
Un ragionamento che non fa una piega se non che quando si è ormai stanchi e con la vista un po’ annebbiata è veramente difficile aggrapparsi alla razionalità e restare lucidi.
È successo ieri in un paio di occasioni a Michael Fora ed era successo a Zugo al giovane Cajka: non è dunque soltanto una questione di mera esperienza.
È più probabile che a questo punto della stagione l’Ambrì, che gioca spesso con soli tre stranieri (in queste partite sta mancando anche Nättinen, senza contare che D’Agostini non ci sarà più fino a fine campionato) e che dal punto di vista puramente tecnico non è all’altezza di tante altre squadre, arrivi nel finale di partita in carenza di ossigeno. Anche perché si sa, il gioco di Cereda è piuttosto dispendioso e quando le gambe non girano a mille è più facile incappare in qualche errore di concentrazione.
A parte le due sconfitte, ci sono anche delle belle notizie sul fronte biancoblù: Perlini si sta sempre di più ambientando e sta mettendo in luce le sue qualità da giocatore NHL. Era giusto dargli del tempo e ora il giocatore fa quello che cui è stato ingaggiato, com’era ovvio che facesse e come lasciò subito intuire alla sua prima apparizione sul ghiaccio della Valascia.
Una maiuscola nota di merito va invece a Diego Kostner, ragazzo eccezionale, umile, silenzioso e cresciuto ancora in questa stagione, nonostante i 28 anni. Per lui finora 9 gol e 11 assist e molti di questi pesantissimi.
Diego è un altro di quei giocatori che se la riforma degli stranieri prevista per la stagione 2021/22 dovesse andare in porto, vedrebbe il suo posto in National League a rischio. La buona notizia è che ieri la Lega, contestatissima in questo periodo per questa prevista riforma, sembrerebbe aver fatto una parziale marcia indietro.
È giusto salvare “soldati” come Kostner, che hanno dato tanto al nostro hockey e hanno diritto di farlo ancora. E se i colleghi si sono mossi per difenderne lo status è probabile che qualcosa di buono al movimento hockeistico svizzero abbiano portato. Ed è giusto che possano farlo anche in futuro. 
Se poi si pensa che questi "soldati" svolgono con molto sacrificio quel lavoro che le star non sempre hanno voglia di fare, ecco che quando si ha la fortuna di trovarli bisogna assolutamente tenerseli stretti.