Calcio
Il lato oscuro del calcio italiano
Roma ha chiamato, Napoli ha risposto, Torino ha confermato
Pubblicato il 05.04.2023 07:49
di Angelo Lungo
Il calcio italiano non ha intenzione di smentirsi, quando tocca il fondo non si ferma, continua a scavare. Tra domenica e martedì è successo di tutto: fatti gravi e inquietanti. Premessa: negli stadi lo Stato non esiste, è assente, anzi non c'è mai stato, è un territorio franco. Sono gli Ultras, le Curve, che comandano, spadroneggiano, dettano le regole, impongono un loro codice. Non vogliono controlli. Ostentano il tifo puro. Si pongono come i difensori dell'identità del club: inneggiano alla maglia e ai colori. E pretendono un tornaconto: prebende, biglietti gratis e possibilità di lucrare. Sono protetti e furbescamente approfittano di un'opinione dominante: allo stadio si può andare oltre, tutto è ammesso, tutto è concesso. L'avversario è un nemico.
A Roma Stankovic ha protestato contro l'arbitro. La curva giallorossa ha preso a insultarlo dandogli dello “zingaro”. È intervenuto Mourinho per ordinare alla folla di interrompere i cori. Arbitro silente e inoffesnivo.
A Napoli è scontro aperto tra De Laurentiis e gli ultras. Un gruppo di tifosi minaccia chi canta e insulta durante la partita il presidente. Vogliono biglietti gratis e altri privilegi. Eppure si sta per vincere uno scudetto.
La curva della Lazio è da anni che si distingue per i suoi cori: offese di matrice politica e religiosa.
E poi si arriva a Juve-Inter. Lukaku segna su rigore. La sua esultanza è stata ritenuta offensiva verso i tifosi, è stato ammonito e poi espulso. Ne è seguita una rissa finale tra i giocatori, immagini che hanno fatto, giustamente, il giro del mondo. Meglio che tutti sappiano come ci si comporta. E quello che capita in una presunta partita importante.
E si giunge, e non poteva essere altrimenti, all'argomento scivoloso: la curva juventina ha pesantemente insultato il centravanti. Danilo e Perin hanno le idee chiare: giusta ammonizione, i tifosi vanno rispettati, specie gli ultras, poco importa se ti irridono per il colore della tua pelle. Una chiosa che parla di civiltà e di responsabilità.
Pensare di discutere o cercare una soluzione è illusorio. In Italia le opinioni oscurano i fatti. Il tifo è la struttura, il resto è tutto sovrastruttura, un mero residuo.
Postilla: è stata una partita di una povertà tecnica desolante. L'Inter ha una manovra stucchevole, lenta e prevedibile. Esercita un possesso palla poiché non sa fare altro. La Juve gioca come una provinciale. Asserragliata in difesa e via, quando può, in contropiede. Specula sull'errore altrui. Non ha uno schema tattico alternativo.