Che dire? Che ci vorrebbe sempre il Losanna, ormai diventato avversario ideale, talismano granata. Otto punti in quattro partite, qualcosa di difficilmente spiegabile se pensiamo che i vodesi sono tra i grandi favoriti per la promozione.
Ci voleva una vittoria, per la classifica e per il morale e questa volta, cinque mesi dopo l’ultimo successo, il Bellinzona non ha tradito.
La serata perfetta, attesa da mesi, che i 1300 del Comunale hanno dimostrato di apprezzare.
Un gol di Souza su punizione pennellata, un rigore non fischiato a Souza e poi tanta battaglia con poche occasioni da gol. Di Kiassumbua nessuna grande parata a dimostrazione della concentrazione messa in campo dai suoi compagni.
Il Bellinzona, condotto ancora una volta da Cocimano, ha disputato la partita “perfetta”, gestendo benissimo il vantaggio e imbrigliando il Losanna di un Magnin che quest’anno quando ha visto il color granata ci ha capito poco. Chissà se anche stasera il tecnico avrà qualcosa da dire sull’antisportività dei bellinzonesi?
Bentancur può tirare un sospiro di sollievo, i suoi ragazzi si allontanano dal fondo della classifica (l’Yverdon dell’amico Degennaro ha sconfitto la lanterna rossa Xamax): adesso hanno nove punti di vantaggio a otto partite dalla fine. Ciò non significa ancora salvezza matematica, ma si tratta comunque di una bella ipoteca.
E domenica 16 aprile, in casa contro il Vaduz, si potrebbe chiudere o quasi la pratica salvezza.
Dopo tanto penare si potrebbe finalmente tirare un sospiro di sollievo e pensare alla prossima stagione. E scegliere entro il 20 aprile, limite imposto dalle Lega, il nuovo allenatore.
A Bellinzona da questa sera si respira meglio.