E’ una di quelle notizie che non t’aspetti. Mark
Pavelich è morto prematuramente a 63 anni in Minnesota. Gli ultimi anni della sua vita non devono essere stati facili: sette anni fa la morte della moglie, poi una malattia alla testa che ne stava complicando l'esistenza.
Dopo aver vinto l’oro
olimpico nel 1980, Geo Mantegazza lo portò a Lugano, stupendo tutti gli
appassionati di hockey.
Con la maglia del Lugano ha giocato 40 partite, deliziandoci
con 24 gol e ben 49 assist. Era impressionate vederlo giocare e ancor più con
la maglia del Lugano. Ricordo di averlo visto spaesato alla sua prima
conferenza stampa di presentazione. Tutti a chiedersi come mai uno come lui era
finito a giocare in Ticino. E magari lui a chiedersi: "Ma io che ci
faccio qui"?
Timido, riservato e solitario, amava andare a pesca nei
fiumi del nostro Ticino. Non entrò mai in empatia con la nostra realtà, tanto
da rimanere una sola stagione. Rientrò in America per giocare a New York con i
Rangers giocando 364 partite con 140 reti e 202 assit. Poi indossò anche le
maglie di Minnesota, Zurigo e Bolzano, dove vinse il titolo nel 1987/88. Chiuse la sua carriera nel 1992 a 34 anni.
Quella stagione in bianconero bastò, per chi ha visto come me
tanti giocatori stranieri passare sulle Rive del Ceresio, per capire che Mark
Pavelich fu uno dei più grandi mai visti giocare in Svizzera. Piccoletto, alto solo 1.70, vederlo
giocare era un piacere assoluto. Aveva un pattinaggio raffinato, le sue imprevedibili discese verso la porta
avversaria erano reti quasi sicuri.
Il rammarico è che un giocatore simile sia
rimasto pochissimo da noi, quasi una meteora. Era troppo forte per restare
nel nostro campionato, lui era un angelo con i pattini e come tale ha voluto
lasciare questo mondo volando via ancora giovane, verso il suo mondo dove
ritrovare se stesso lontano dalla gloria. Se né andato in punta di piedi, senza
clamore. Esattamente come piaceva a lui.
Mi sento un fortunato averlo incontrato, parlato con lui e
aver visto quelle gesta dal vivo con la maglia del Lugano che ha onorato e
portato con onore. Resterà per sempre nel mio cuore.