CALCIO
Lugano, quanta rabbia!
Croci-Torti non spezza la maledizione Zeidler nel giorno del suo 41. compleanno
Pubblicato il 10.04.2023 15:50
di L.S.
Un pizzico di sfortuna, un po’ di imprecisione e tanta stanchezza. Croci-Torti non riesce a regalarsi una vittoria nel giorno del suo 41. compleanno dando così ulteriore vita alla maledizione di Zeidler. Finora il Crus, a parte la Coppa, non ha mai vinto.
Oggi sembrava fatta e invece, così come a Ginevra qualche giorno fa, i minuti di recupero sono risultati fatali.
Questa volta la beffa è amarissima: Amoura insacca il 2 a 0 con un bellissimo pallonetto ma l’arbitro Horisberger fischia invece un rigore per il San Gallo. Un contrappasso che stenderebbe chiunque. La mano di Facchinetti purtroppo c’è e anche se per questione di centimetri, non è attaccata al corpo.
Peccato, perché lo stesso Facchinetti qualche minuto prima aveva messo sulla testa di Amoura un pallone soltanto da spingere in rete.
Chi sbaglia paga e il San Gallo, che ha giocato la ripresa nella metà campo del Lugano senza però produrre alcunché, si è ritrovato con l’occasione della vita. Che non ha fallito.
Si potrebbero infliggere colpe a destra o a manca o recitare il “mea culpa” come ha fatto Croci-Torti a fine partita, ma la verità è che questa squadra, reduce dalla fatica di Coppa, deve continuamente fare a meno di troppi giocatori. Risorse fondamentali che a partita in corso in passato avevano fatto la differenza.
E allora, invece di guardare il bicchiere mezzo vuoto con la frustrazione che può generare un pareggio del genere, meglio focalizzarsi sugli aspetti positivi di questa partita. E soprattutto sul bellissimo primo tempo.
Dalla giocata fantastica di Aliseda sul gol di Steffen, al sacrificio del giocatore della Nazionale, decisamente più coinvolto nel gioco della squadra.
Bene anche Espinoza, sostituito ad inizio ripresa perché stanchissimo (parole di Croci-Torti), così come Macek, duttile e sempre attento.
Certo, senza la regìa di Mai, la solidità di Belhadj, gli spunti di Mahou e il fiuto del gol di Celar, questo non è il vero Lugano. O perlomeno non è quel Lugano che Croci-Torti aveva sognato e plasmato a inizio stagione. 
Capitolo arbitri, sollevato in maniera vigorosa da Sabbatini e ripreso poi anche dal Crus in conferenza stampa. A Ginevra non erano andati al VAR a rivedere il possibile fallo su Daprelà che ha portato al gol di Crivelli, oggi invece la mano di Facchinetti è stata prontamente segnalata.
Potremmo star qui a discuterne per una vita, ma è chiaro che alcune decisioni, nonostante la presenza della tecnologia, resteranno comunque soggettive. Com’è stato il caso in queste ultime due partite. Prendere o lasciare.
Meglio guardare avanti e preparare la sfida di sabato contro il Servette. Sperando di recuperare qualche giocatore e soprattutto non perdendosi d’animo. La classifica è corta e il terzo posto in coabitazione con il San Gallo lascia tutto ancora aperto.
(Foto Putzu)