Una partita che finisce ai
calci di rigore è sempre qualcosa che ti lascia pensieroso… E che immancabilmente
apre delle discussioni. Non si è sempre parlato, quando si arriva a un simile
epilogo, di “lotteria”? Il Torneo di Bellinzona edizione 2023 (Wambo Cup) ha
per l’appunto avuto l’appendice dei tiri dal dischetto dopo 80 minuti di gioco
(40 per tempo) senza però che siano stati giocati i tempi supplementari.
Peccato.
È stata una bella rassegna di
calcio giovanile (Under 18) anche se di dimensioni ridotte (soltanto 6 le
squadre partecipanti) che ha avuto, nei tre giorni in cui si è disputata, una
buona cornice di pubblico, sia al Comunale cittadino che a Sementina dove è
avvenuta la giornata inaugurale.
I pronostici della vigilia
che davano l’Union Berlino come favorita sono stati rispettati. I tedeschi
hanno però trovato nel Team Ticino un degno antagonista nella finale che si è
giocata lunedì sul terreno principale (la domenica le partite si sono invece
disputate sul sintetico del campo B, una decisione che cozza un po’ con la
logica). Il verdetto è scaturito ai rigori, l’ha spuntata d’un soffio l’Union
Berlino. Sotto di un gol i ticinesi avevano spinto al massimo rispondendo con
una bellissima rete, in dribbling, del numero 9 Neelakandan, miglior
realizzatore del Torneo (con la sensazione di trovarci di fronte a un autentico
talento). Rimpianti a parte (2 rigori sbagliati contro 1), il secondo posto
onora sicuramente il Team di Andrea Lanza (già allenatore del FC Paradiso).
Nella sua semplicità questa
edizione ha scritto un capitolo breve ma di pregevole fattura. La cosa più
importante è che la manifestazione, dopo la forzata e prolungata pausa
pandemia, come sottolinea Luca Zorzi, ex presidente ACB e FTC, sia tornata in
vita (se non proprio al suo antico splendore): “Assolutamente sì perché si
tratta prima di tutto dell’ottantesima edizione, dobbiamo quindi rendere grazie
a chi ha mantenuto e sostenuto questa importante manifestazione negli anni
passati. Poi perché Pasqua a Bellinzona senza il Torneo giovanile è un’altra cosa…
Nonostante il suo format ridotto posso dire che c’è stata una bella
partecipazione di gente, sia a Sementina che al Comunale. Si è visto del bel
gioco, tutte le sei squadre erano molto motivate. L’Union Berlino mi era già
piaciuta contro l’Atalanta, la migliore impressione me l’hanno però fatta i
danesi del Brondby (allenati dall’italiano Santi)".
(Nella foto Enla, Luca Zorzi premia il miglior giocatore del torneo, dell'Union Berlino)