CALCIO: SUPERATO L'ESAME SANREMO IBRA È PRONTO PER LA SVEZIA
Sono i giorni di Zlatan Ibrahimovic
L'attaccante reduce dalla performance a Sanremo potrebbe tornare in nazionale
Pubblicato il 07.03.2021 08:36
di Silvano Pulga
Si è chiusa, ieri sera, un'edizione particolarissima del Festival di Sanremo, kermesse molto seguita anche in Ticino. Tante sono state le novità inattese: innanzitutto, la vittoria dei Måneskin, che ha segnato una svolta epocale. Non siamo grossi appassionati di musica, ma non ricordiamo, prima d'oggi, un primo posto per una canzone non melodica al Festival. 
Abbiamo visto, su alcune testate autorevoli della Penisola ("La Stampa"), che il gruppo è stato chiamato Måneskin, con grafia svedese. Non sappiamo se sia o meno la giusta trascrizione: tuttavia, nella lingua del Paese scandinavo, significa, più o meno, "Chiaro di luna". E, parlando di Svezia, non si può, ovviamente, dimenticare la partecipazione straordinaria di Zlatan Ibrahimović alla kermesse sanremese.
La nostra testata si è espressa ospitando vari pareri sull'opportunità sportiva della partecipazione del bomber del Milan alla manifestazione. Tuttavia, l'infortunio muscolare patito dall'attaccante rossonero ha messo tutti d'accordo. Allo stesso modo del monologo di ieri, nel quale l'attaccante, con il suo solito stile, ha esaltato i valori dello sport, in particolar modo quelli dell'impegno e del lavoro per migliorare le proprie prestazioni, oltre allo spirito di squadra, e al contributo che ognuno, nel proprio piccolo, può dare allo sforzo collettivo. 
Si dirà che si tratta di concetti ovvi e abusati: può darsi. Però è fuori discussione che la filosofia di vita dell'importanza dell'allenamento come strumento di crescita personale, l'importanza del lavoro, dello spirito di squadra, tante volte si perde, sostituita da quello delle facili scorciatoie, del successo personale anche a discapito degli altri, del "tutto, subito e senza sforzo". In definitiva, a noi è piaciuto: ed è bello che sia stato uno dei nostri (inteso come un uomo di sport) a ribadire questi concetti che, se applicati nel quotidiano, migliorerebbero la vita di tutti i giorni.
Ma Zlatan, in Svezia, non è finito sui giornali solo per l'avventura sanremese. Da qualche giorno, infatti, si discute parecchio su un eventuale ritorno dell'attaccante del Milan nella nazionale BlåGul. Nessuna indiscrezione giornalistica, ma un fatto confermato da un comunicato ufficiale della SvFF, l'equivalente della ASF-SFV elveticaOvviamente, sui media del Paese scandinavo si sono scatenati i dibattiti sull'opportunità o meno del ritorno dell'iconico fuoriclasse nell'undici guidato da "Janne" Andersson, personaggio ben conosciuto al di qua e al di là del confine, visti i risultati ottenuti dalla sua squadra nei confronti degli Azzurri e della Nati.
Negli anni scorsi, durante le qualificazioni e i successivi Mondiali di Russia del 2018, avevamo seguito, per la testata con la quale collaboriamo nella Penisola, la polemica legata all'impiego di Ibrahimović in Nazionale. Dopo i deludenti Europei francesi del 2016, infatti, il giocatore aveva detto basta. La SvFF aveva fatto una rifondazione, chiamando un nuovo tecnico (Andersson, appunto, appena laureatosi campione di Svezia con il Norrköping), il quale aveva gestito il passaggio generazionale, con l'inserimento mirato di alcuni elementi della squadra campione d'Europa U21 nel 2015, il tutto con i risultati lusinghieri che ben conosciamo, visto che, a farne le spese, furono proprio le compagini italiana prima e rossocrociata poi.
Quello che era sfuggito ai più, tuttavia, era stato un comunicato ufficiale di poche righe, apparso sul sito ufficiale della SvFF, prima del termine ultimo delle convocazioni, dove emergeva come fosse stato il giocatore, di fatto, a non mettersi a disposizione per i Mondiali di Russia. Reduce da un infortunio importante, senza la garanzia del posto in squadra e della totale integrità fisica, il fuoriclasse aveva deciso di non rischiare. Ora, invece, le cose sembrerebbero cambiate. Il 16 marzo, in ogni caso, verranno rese note le convocazioni di Andersson per le partite di qualificazione ai prossimi Mondiali e il dubbio verrà risolto.
È un bene o no che Ibrahimović torni a giocare con la maglia BlåGul? Andersson (con il quale in passato ci sono state polemiche accese) ha detto che la decisione finale spetterà a lui. Ma è un fatto che, quest'autunno, quando il giocatore, durante l'ennesima premiazione in Svezia, ha espresso parole nostalgiche rispetto alla nazionale, la risposta di Janne sia stata salire su un aereo diretto in Italia. E il tecnico, in un'intervista recentemente concessa a Olof Lundh, uno dei più importanti giornalisti sportivi svedesi, ha chiarito che i problemi sono superati.
Zlatan, sicuramente, ha dimostrato, al Milan, di essere un trascinatore e un grande motivatore. In Svezia, come sappiamo, è amatissimo dall'opinione pubblica. In una nazionale che ha praticamente perso di fatto il proprio leader (Granqvist, lo scorso anno, non ha praticamente mai giocato per un infortunio, tanto che il suo Helsingborg è retrocesso) serve un riferimento, e il giocatore del Milan è quanto di meglio ci possa essere. Il dubbio è sulla tenuta fisica: ma, dal punto di vista tecnico, pensiamo sia una scelta positiva, anche in ottica Europei, soprattutto tenendo conto il livello delle alternative (Berg e Toivonen sono ormai anziani; Isak è forte, ma con ancora margini di miglioramento, e Guidetti non è una prima punta). Zlatan is back: Heja Sverige!