Tommaso ¨è
stato fuori per un bel po’, la sua assenza si è sentita. È rientrato giusto in
tempo per vedere il Bellinzona tornare a vincere. Ci sperava, era successo
anche in luglio al debutto in campionato. Allora i granata erano a caccia della
prima vittoria in Challenge League, domenica scorsa la cercavano dopo oltre cinque
mesi… D’estate la stagione stava per partire, c’erano 36 partite da giocare. Una
settimana fa ne restavano solo 8… La squadra sentiva il bisogno, anzi l’obbligo
di fare risultato per fermare la lunga emorragia di punti persi per strada con
Raineri e Maccoppi. Domenica al Comunale arriva il Vaduz, è una partita
importante perché si possono mettere in cassaforte quei punti che potrebbero
significare la definitiva salvezza. Lo Xamax ha perso anche dal Wil, Nikolas
Muci ha assunto il ruolo di ‘giustiziere’ dei neocastellani (due sconfitte di
seguito, altro che aggancio e sorpasso come prevedeva qualche uccello del
malaugurio), le distanze rimangono a 9 punti. Quello con la squadra del
Principato è da catalogare fra gli scontri diretti, l’ideale sarebbe uscirne da
vincitori. Ci si potrebbe però accontentare anche di un pareggio visto che lo
Xamax non riuscirà a lasciare il desolante ultimo posto che occupa dall’inizio
della stagione nemmeno battendo i granata alla Maladière nella terz’ultima
giornata. Potremmo anche sbagliarci, noi la vediamo così.
Tommaso,
come dicevamo, è stato frenato da problemi fisici (possibile che se ne
verifichino di così pesanti in allenamento, è successo anche a Ocampo,
addirittura portato via con l’ambulanza). Contro il Losanna Cocimano lo ha
schierato, per precauzione, soltanto l’ultima mezzora. Non diciamo nulla di
nuovo affermando che l’ex bianconero si è battuto come un leone. Il suo
inserimento è risultato molto positivo, ha vinto duelli e contrasti. Lo abbiamo
avvicinato venerdì al termine dell’allenamento.
Tommaso,
sei rientrato da un lungo infortunio, che cosa ti è successo?
“Ho subìto un piccolo strappo in allenamento. È andata per le lunghe, sono stato fuori quasi un mesetto. Sono contento, devo però riprendere ritmo piano piano”.
“Ho subìto un piccolo strappo in allenamento. È andata per le lunghe, sono stato fuori quasi un mesetto. Sono contento, devo però riprendere ritmo piano piano”.
Se ti
dico che la tua assenza è stata notata cosa rispondi?
“Essere tornato in squadra è una gran bella cosa, non ne vedevo l’ora! Non so se sono mancato ai miei compagni, a me è mancato moltissimo il pallone… (ride). Adesso la cosa più importante è guardare alla prossima partita”.
“Essere tornato in squadra è una gran bella cosa, non ne vedevo l’ora! Non so se sono mancato ai miei compagni, a me è mancato moltissimo il pallone… (ride). Adesso la cosa più importante è guardare alla prossima partita”.
Punto e a
capo col Vaduz?
“È uno scontro diretto, dobbiamo giocare come sappiamo fare. Cercando assolutamente i tre punti”.
“È uno scontro diretto, dobbiamo giocare come sappiamo fare. Cercando assolutamente i tre punti”.
Avete
praticamente la salvezza in tasca:
“Eh no, dobbiamo continuare a lottare e a cercare la vittoria fino all’ultima giornata”.
“Eh no, dobbiamo continuare a lottare e a cercare la vittoria fino all’ultima giornata”.
Quella
ottenuta col Losanna fa morale?
“Tantissimo. Ci serviva, era da tempo che la cercavamo”.
“Tantissimo. Ci serviva, era da tempo che la cercavamo”.
Domenica
abbiamo visto tutto un altro Bellinzona: come spieghi questa vostra “trasformazione”?
“Eravamo molto più carichi del solito, lo abbiamo notato anche noi: più sicuri, più concreti e anche più “cattivi”…”.
“Eravamo molto più carichi del solito, lo abbiamo notato anche noi: più sicuri, più concreti e anche più “cattivi”…”.
Centinaro
dove sarà a giugno?
“Non lo so che cosa mi succederà a fine stagione, a Bellinzona mi trovo bene”.
“Non lo so che cosa mi succederà a fine stagione, a Bellinzona mi trovo bene”.
È grazie
anche a Tommaso se il Bellinzona ha trovato una maggiore solidità a
centrocampo. Il ventenne è un po’ la sorpresa della squadra che Pablo Bentancur
segue ora durante gli allenamenti discutendo con lo staff e i giocatori. Una
presenza, la sua, che galvanizza (e fa galoppare…) i ragazzi!