HOCKEY: ALLA VALASCIA SI GIOCA STASERA ALLE 19.45
"Un derby importante per tutti"
Flavio Viglezio, capo sport del Cdt, analizza la sfida di questa sera alla Valascia
Pubblicato il 07.03.2021 11:30
di L.S.
Il quarto derby stagionale si gioca stasera, domenica, a un orario insolito (19.45): a parte questa anomalia e all’ormai consueta assenza di pubblico, la sfida tra Ambrì e Lugano non perde il suo fascino.
Oltretutto questa sera sarà importantissima per la classifica: l’Ambrì lotta per restare tra le prime dieci del campionato, il Lugano tra le prime sei. Entrambe vogliono raggiungere il traguardo prefissatosi a inizio stagione.
Flavio Viglezio, caporedattore sport del Corriere del Ticino e grande esperto di hockey, inquadra così la sfida di stasera.
“Non vorrei essere banale ma credo sia davvero una partita da 50-50. L’Ambrì sembra aver recuperato il suo modo di giocare energico e aggressivo, il Lugano, anche se un po’ altalenante, credo abbia capito che deve approcciare meglio le partite se vuole ottenere dei risultati”.
È anche un po’ Perlini contro Boedker?
“Sono senza dubbio i due elementi più in forma e quelli che possono trovare con più facilità la via della rete. Perlini si è integrato molto bene ed è capace di creare una rete dal nulla mentre Boedker, dopo un avvio difficile dovuto probabilmente alle diverse dimensioni delle piste, sta tornando a fare quelle cose che gli avevamo visto fare in NHL. Il gol dell’altra sera contro il Berna è stato un vero capolavoro”.
L’Ambrì nelle ultime gare ha subito troppe penalità, soprattutto nel finale di partita. Come mai?
“Credo dipenda da una mancanza di lucidità nel finale di gara. Ho visto un giocatore come Fora commettere troppi falli dovuti probabilmente alla stanchezza. Sarà importante per i biancoblù non ripetersi questa sera perché potrebbero pagarlo a caro prezzo”.
Sulle due panchine troviamo un Cereda sicuro del suo futuro e un Pelletier invece che aspetta segnali dalla società. Può incidere tutto questo?
“Luca è ovviamente più sereno, decide lui il suo futuro e resterà ancora almeno un anno ad Ambrì, per giocare nella pista nuova. Serge aveva subito un po’ il contraccolpo dopo le voci su Mc Sorley ma si è ripreso molto velocemente. Ha la fortuna di avere il gruppo dalla sua parte e questo alla lunga può incidere. Resterà? Non lo so, ma onestamente la vedo difficile, a meno che non ottenga quest’anno un risultato eclatante”.
E da giornalista come si segue un’intera stagione senza pubblico nelle piste?
“È sempre difficile abituarsi, soprattutto a livello emozionale manca qualcosa. Quando arrivi alle piste e vedi che è tutto scuro, non ci sono i soliti rumori, fai fatica ad entusiasmarti. Il pubblico oltretutto con i suoi applausi e i suoi mugugni, aiuta ogni tanto a interpretare meglio la partita”.
Siete comunque dei privilegiati: almeno voi potete vedere le partite dal vivo…
“Senza dubbio. In un momento difficile per tutti, poter andare nelle piste e vedere l’hockey dal vivo rappresenta comunque un momento di libertà e di svago. Di questi tempi meglio di niente”.