CALCIO
Il numero 1 dei numeri 12
Mattia Perin si è preso la scena nelle ultime uscite bianconere, ricordando l'importanza del secondo portiere
Pubblicato il 18.04.2023 08:00
di Matteo Petrulli
Due riflessi mostruosi, tanto spontanei quanto decisivi: questo è ciò che è rimasto negli occhi di tutti, ma è solo la punta dell’iceberg per un “numero 12” come Perin. Nelle ultime uscite bianconere, l’estremo difensore ex Genoa ha dimostrato quanto sia fondamentale il ruolo di secondo portiere, e quanto effettivamente gli stia stretta quest’etichetta. Nel calcio odierno, oltre che 20 “titolari” di movimento, una rosa deve disporre di almeno due portieri competitivi, poiché l’imprevisto è costantemente dietro l’angolo. L’importanza del secondo portiere è evidente ormai: in alcuni casi non è stato all’altezza di sostituire il titolare, e l’influenza sui risultati è chiaramente notevole. Per esempio, il lungo infortunio di Maignan, ha complicato non poco la stagione del Milan. Tatarusanu non è stato sempre all’altezza di difendere i pali rossoneri: indubbiamente non al livello del francese, si è dimostrato incerto in alcune situazioni, e la squadra di Pioli ne ha fatto le spese. La maggior parte dei top club europei ormai ha preso coscienza di questo fattore, agendo di conseguenza. Ad esempio, nella finestra di mercato invernale, in seguito all’infortunio del lungodegente Neuer, il Bayern Monaco ha deciso di investire su un altro portiere molto forte: Yann Sommer è sbarcato in Baviera a fine gennaio. Ultimamente anche il Lugano ha dovuto fare i conti con l’indisponibilità del portiere titolare: dopo l’infortunio di Saipi, è stato decisivo l’apporto di Osigwe, che per qualche tempo ha difeso la porta luganese. Questi sono solo alcuni casi ma una tra le migliori coppie di portieri d’Europa, per qualità e intercambiabilità, è indubbiamente Szczesny-Perin. Oltre alle capacità tecniche effettive, la testa gioca un ruolo chiave: i due vanno molto d’accordo e si spingono a migliorare a vicenda. È ugualmente importante anche la consapevolezza dei ruoli, il rispetto di essi e l’umiltà che mantengono i due nonostante i fatti. La conseguenza è lampante: Szczesny esce per un malore e Perin salva la Juve, confermandosi il miglior secondo portiere che si possa desiderare, il numero 1 dei numeri 12.