CALCIO
"Spiazzati dalla società, ma concentrati sul campo"
L'appassionato Mister del Gambarogno/Contone Gabriele Censi diviso tra il disimpegno del club e la partita con l'Eschenbach
Pubblicato il 21.04.2023 09:22
di Carlo Scolozzi
Facebook è ormai un oceano di sensazioni e notizie, che si rincorrono da un post all'altro. Ebbene, uno di questi assume i contorni dell'allarme in piena regola. È quello pubblicato sulla pagina del Gambarogno/Contone, compagine di Seconda Interregionale, che recita quanto segue: "La presidenza e gran parte del comitato saranno dimissionari a partire dalla prossima stagione 2023/2024". Insomma un bel sasso gettato nello stagno del calcio regionale. 
Abbiamo chiesto lumi all'appassionato Mister della compagine di Magadino, ovvero Gabriele Censi. "Internamente siamo venuti a conoscenza di questa notizia già a metà marzo, ossia alla ripresa del campionato. Siamo stati logicamente spiazzati, in quanto non ce l'aspettavamo. Sul tema posso dire che, beh, da un lato è comprensibile che una società voglia smettere, perché è un impegno gravoso e se non si hanno più passione ed entusiasmo è giusto lasciare. Certo, le tempistiche non ci hanno aiutato. Però sono questioni che non ci devono influenzare. Noi pensiamo infatti al campo".
Tu hai una battuta in merito alla questione disimpegno.
"Sì (ride). Proprio ieri ripensavo a quando, nell'ambito della mia professione, si viveva nell'incertezza di organizzare eventi per via del Covid. Ecco, vedo delle similitudini tra le due situazioni. Quello che sta accadendo al Gambarogno/Contone è strano e soprattutto non ti permette di programmare. Tutto ciò potrebbe spaventare la squadra, ma ho parlato chiaro ai ragazzi poiché è inutile nascondere le problematiche. Ormai le conoscono tutti. Noi pensiamo unicamente a finire bene il campionato e poi vedremo che succederà".
Il vostro obbiettivo è insomma onorare la maglia e racimolare in fretta i punti salvezza. Siete infatti quart'ultimi e retrocedono le ultime tre formazioni.
"Esatto. A cominciare da domani sera alle 20, quando al Centro Sportivo di Magadino affronteremo l'Eschenbach ultimo in graduatoria. Vorrei puntualizzare che dopo un girone d'andata strepitoso, chiuso al quarto posto del Gruppo 4, abbiamo raccolto meno di quanto seminato. Considero infatti un po' bugiardi i risultati di questa seconda metà di stagione. Salvo però l'impegno e le prestazioni. Non dimentichiamo che siamo tra le compagini più giovani del torneo e per vari motivi non ci siamo rinforzati, mentre le avversarie sì". 
Sei dovuto tornare in campo pure tu.
"In effetti nel recupero di Hergiswil, disputato martedì e conclusosi 0-0, mi sono schierato in attacco, per dare una mano in termini di esperienza ai ragazzini meno scafati. Facciamo fatica a segnare, ma guai a mollare. Dopo un'andata che ha forse illuso qualche mio giocatore vogliamo fortemente questa benedetta salvezza. E non sarà una passeggiata, dal momento che la clsssifica è ormai cortissima. Ci aspettano nove finali, ogni punto pesa maledettamente e nessuno ci regalerà nulla. Ho sottolineato questo concetto davanti alla squadra. Dobbiamo solo sbloccarci, ci serve qualche vittoria".
Dalle preoccupazioni ai sorrisi. Torna con la mente allo scorso mese di luglio.
"Ah, ho capito. Ti riferisci alla nostra amichevole con l'Atalanta (persa 12-1 ndr.). Quel match ha chiuso degnamente il nostro mini ritiro di Clusone. Quel giorno abbiamo fatto un pieno di emozioni. Ricordo ancora la stazza degli atalantini: impressionante. Sembrava di giocare contro dei robot e non degli umani. Non potevi cercare mezza giocata, perché gli orobici ti mettevano in tasca, fisicamente parlando. Come palleggio abbiamo anche noi le nostre qualità, ma in quel contesto era impossibile esprimerle. Comunque è stato bellissimo potersi confrontarsi con un avverario che a tutt'oggi lotta per l'accesso in Champions League". 
Con Mister Gian Piero Gasperini cosa vi siete detti?
"Il Gasp è stato gentilissimo e si è interessato al nostro campionato. Mi ha chiesto infatti lumi circa la composizione dei gironi e il meccanismo di promozioni e retrocessioni. Poi ci ha ringraziati per la disponibilità e io ho ovviamente ricambiato. Che esperienza, un'amichevole davanti a 3'000 persone!".
Non è stata l'unica emozione di questa strana annata.
"Annovero tra le belle sensazioni anche quelle vissute nel ritiro di Siviglia, durante il quale abbiamo preparato il girone di ritorno. Non vogliamo rovinare tutto quanto e di conseguenza ci teniamo a chiudere bene la stagione. Faremo l'impossibile per riuscirci. Ribadisco ancora una volta che non pensiamo alle questioni societarie. E aggiungo che mi fido totalmente di chi è ora alla testa del club e che come noi, uomini di campo, vuole assolutamente la salvezza".
(Nella foto il Gasp si intrattiene con Gabriele Censi)