CALCIO
"Zanetti, una scelta azzeccata da Bentancur"
Ne è convinto Marco Degennaro con cui abbiamo parlato a poche ore dalla partita con i granata
Pubblicato il 21.04.2023 12:26
di Enrico Lafranchi
Non piove a Yverdon, c’è da sperare che allo Stade Municipal non ci sia una pioggia di gol… Scherziamo naturalmente, è però vero che nell’ultima gara disputata dai vodesi in quel di Sciaffusa sono state messe a segno ben 7 reti, di cui 4 in favore della capolista che ha reagito immediatamente alla sconfitta subìta una settimana prima alla Tuilière. Marco Degennaro nonostante i suoi occupino il primo posto con 4 lunghezze di vantaggio sui ragazzi di Magnin è molto prudente per quello che potrà succedere nelle prossime settimane. Gli diciamo, ridendo, che non possono di certo tirarsi indietro, risponde – neanche tanto divertito - che ci sono ancora in palio 21 punti… Vero, ma l’Yverdon è in grande forma (quella fisica conta parecchio), sulle qualità tecniche dei ragazzi non si discute. Neppure sulla sagacia tattica di mister Schällibaum che ha dato alla squadra una marcata impronta di gioco. I granata dovranno sopportare il peso di una partita molto difficile, come ha detto bene Alexander Muci – che sostituirà Joël Kiassumbua tra i pali – ci tengono ad assicurare sonni tranquilli a Sergio Zanetti che li prenderà in mano lunedì. Questa sera Nando Cocimano fungerà da allenatore per l’ultima volta per poi riprendere il suo ruolo di vice in attesa che arrivino tempi migliori.
Marco, ci risiamo. Siete pronti ad affrontare per l’ultima volta il “tuo” Bellinzona?
“Abbiamo sicuramente preparato la partita come si deve”.
Primo posto in classifica, state facendo sul serio:
“Sono i frutti del lavoro di tutti. Lo staff tecnico è molto importante, dal canto suo la società supporta i giocatori nel migliore dei modi”.
A distanza di un mese da quando ci eravamo sentiti, avete la strada spianata verso la Super League…
“Non sono d’accordo, non dobbiamo lasciarci prendere dagli entusiasmi. Ci sono da disputare ancora sette partite, il cammino
è molto lungo”.
Essere davanti a tutti rende comunque l’idea della vostra forza:
“Meglio così che essere ultimi… (ride). Avere 4 punti di vantaggio sul Losanna vuole semplicemente dire che finora è andata
particolarmente bene. Ma non è sufficiente”.
Il tuo è un invito alla prudenza?
“Prudenza totale!”.
Il Losanna è veramente da ritenere la squadra più forte del campionato?
“Per me Losanna e Thun hanno qualcosa in più. Dal punto di vista della struttura, del contingente, della squadra. Sono chiaramente le più strutturate per salire in SL”.
Sarà anche vero, ma non potete tirarvi indietro!
“Tirarci indietro no, ci mancherebbe! Però bisogna capire quello che sta succedendo, 21 punti sono tantissimi. Dovremo
continuare a lavorare con calma”.
Giriamo sul fronte granata. Sei rimasto stupito di quanto successo nelle ultime ore?
“E no, sono stato 11 anni a Sion, non so se mi spiego… Fossi sorpreso per il cambio di uno, due, tre allenatori significherebbe
che non ho capito nulla di calcio! (Non è decisamente il caso di Marco, ndr)”.
D’accordo ma come spieghi questo valzer di panchina?
“Ci sono delle stagioni in cui tutto gira male e dove serve cambiare. Non dimentichiamoci che l’obiettivo del Bellinzona è
quello di mantenere la categoria”.
Bentancur si affida ora a Sergio Zanetti che tu conosci bene:
“Da giocatore Zanetti aveva mostrato grande carattere e personalità. Ci aveva dato una mano, mi fa molto piacere
rivederlo all’ombra dei castelli sotto la veste di allenatore. Pablo ha trovato qualcuno che può fare bene anche per il futuro”.
Una scelta azzeccata?
“Ne sono convinto, Sergio conosce la piazza, può dare una bella mano al Bellinzona. Sono contento anche per Pablo”.
Che cosa può portare di nuovo al Bellinzona?
“Premetto che non conosco Zanetti da allenatore. Ma ricordo che da calciatore oltre a qualità tecniche non indifferenti aveva
grinta, determinazione, attaccamento. Tutte caratteristi che possono evidentemente funzionare anche dalla panchina. Lo
spero, anzi me lo auguro di cuore!”.