“Ho sudato freddo
per qualche secondo” ha candidamente ammesso Federico Haas, padrone dell’Hotel
Delfino di Lugano, dove ieri attorno alle ore 14 un’ottantina di tifosi del FC
Zurigo si sono ammassati per attendere la loro squadra che era alloggiata lì.
Un paio d’oro
dopo i loro beniamini affrontavano a Cornaredo il Lugano: gara che alla fine si
è risolta con la vittoria dello Zurigo per 1-0.
Ma cosa ci
facevano in tempo di pandemia e con gli stadi vuoti, tutti questi tifosi a
Lugano?
Ci svela l’arcano
proprio Federico Haas.
“Sono venuti da
Zurigo per sostenere la loro squadra, per cantare dei cori di incitamento,
sparare qualche petardo e poi sono tornati a casa. Sapevano di non poter andare
allo stadio e nemmeno nelle vicinanze”.
Allo stadio
infatti la polizia si era preparata con una decina di auto e una trentina di
poliziotti.
“Il capo degli ultras
dello Zurigo si è presentato, ha detto che non avrebbero creato problemi e che
volevano soltanto stare vicini alla squadra. Alcuni sono venuti in treno, altri
in auto. Ho concesso un paio di posteggi nel mio garage per non creare problemi
di circolazione davanti all’hotel”.
Dunque tutto
tranquillo?
“Assolutamente
sì. Devo dire che il loro capo è stato molto gentile e educato: quando il bus
dello Zurigo è partito verso Cornaredo loro sono andati via. Credo abbiano
fatto ritorno a casa anche se forse qualcuno avrà approfittato della bella
giornata per fare una passeggiata sul lungolago”.