“Dybala
cercava la gioia persa alla Juve: ha trovato un allenatore che lo
capisce e il pubblico che lo ama, questo si vede anche in campo”,
così Jose Mourinho ha commentato ai microfoni di TV8 la
prestazione della
Joya contro il Feyenoord. È proprio questa l’essenza del gioco
dell’argentino: la testa libera, la sensazione di essere
indispensabile ed al centro del progetto. Negli ultimi anni alla
Juventus è stato a lungo criticato
e oggetto di grandi dibattiti nell’ambiente bianconero. Dopo la sua
definitiva esplosione nella stagione 2017-18, ci si aspettava da
Dybala un salto di qualità che lo portasse ai livelli dei migliori
al mondo; l’etichetta di “nuovo Messi” gli è stata appiccicata
più volte. L’avvento di Cristiano Ronaldo gli ha tolto centralità,
i lunghi infortuni gli hanno tolto continuità così come i repentini
e costanti cambi di guida tecnica: il diamante puro e splendente che
faceva brillare gli occhi dei tifosi era diventato un equivoco
tattico sempre più appannato e fuori contesto. Nemmeno l’ultimo
anno da trascinatore e il ritorno di Allegri hanno
convinto la dirigenza bianconera a rinnovare il contratto di Dybala,
ritenuto fuori dal progetto. Allora Paulo, senza contratto e
costretto ad un ridimensionamento tecnico, ha scelto Roma. Un passo
indietro per farne
tre in avanti: l’argentino viene convinto da uno dei migliori
allenatori del mondo e da uno degli ambienti più caldi di tutta
Italia. Nonostante la squadra, gli obiettivi e le ambizioni non
fossero di pari livello alla
Juve, la Joya ha capito subito di essere l’idolo indiscusso della
folla giallorossa, grazie ad una bolgia incredibile alla sua
presentazione. Le sue prestazioni in campo in questa stagione sono
soltanto lo specchio dell’amore
che questa città ha donato al fantasista argentino. La stima
reciproca con Mou, i tifosi sempre in delirio per lui e un rispetto
per la maglia della Roma straordinario, tanto da rifiutare la 10 di
Totti per guadagnarsela
prima sul campo. Paulo è finalmente felice, ha trovato il suo locus
amoenus. È il regista offensivo della squadra e ha già largamente
migliorato il suo score in 22 partite giocate (16 goal e 8 assist) rispetto
all’intera stagione scorsa (10 goal e 5 assist). La partita di
ritorno contro il Feyenoord è stata l’emblema di quest’annata:
Paulo a mezzo servizio che entra con la Roma in difficoltà e la
risolve con un colpo
di genio al 90’, spianando la strada verso le semifinali di Europa
League. Tutto questo colmato da un mondiale vinto (seppur non da
protagonista) con la sua Argentina. Il diamante è tornato a
brillare, non ci resta
che ammirarlo: che Joya!
Calcio
Salti di Joya
Dybala ha trovato il suo posto felice nella città eterna: coccole e applausi, è al centro del mondo romanista.