CALCIO
Il Paradiso è una macchina perfetta
5-0 al Gossau in una gara giocata in scioltezza. La parola a Sannino, Stagno e Loiero
Pubblicato il 22.04.2023 17:24
di Carlo Scolozzi
Vedo giocare il Paradiso con una tale nonchalance che mi vengono subito in mente i cinque pezzi facili suonati da Jack Nicholson nel film del 1970. A farne le spese è stavolta il Gossau, ricacciato oltre Gottardo con un 5-0 che non ammette repliche.
I biancoverdi hanno menato le danze sin dal primo minuto e hanno stupìto specialmente nella ripresa, quando avrebbero potuto tranquillamente gestire il 2-0 e mettere in ghiaccio la partita e invece hanno continuato ad attaccare a testa bassa. Calcio intenso, quello dei biancoverdi, come da copione degli allenamenti targati Sannino. A proposito, al vostro cronista sorge spontanea una domanda: fa più pressing il Paradiso in campo o pressa maggiormente la sua ugola il Mister campano?
Niente da dire, questa squadra è una macchina perfetta, capace di archiviare la gara coi sangallesi già nel primo tempo, griffato dall'incursione felice di Michelino Foglia e dal colpo di testa su punizione di capitan Loiero.
Nel secondo tempo ci hanno pensato ancora Foglia con un tiro al fulmicotone e Pippo Rossini, autore di una doppietta da rapace qual è: il bomber è teoricamente mortifero su ogni pallone. Non è mancata neanche una chiassosa cornice di piccoli tifosi, che ha inneggiato al presidente Caggiano (tuttora ricoverato alla clinica Sant'Anna) e sfottuto un Lugano 2 (2-0 al Weesen ndr) sempre a -8 dalla solida capolista sanniniana. E alla fine mancano solo cinque giornate...
È una squadra che ha un gioco arioso e ben delineato questo Paradiso, oltre a disporre di parecchio coraggio. Già perché dalle parti di Pian Scairolo la paura è bandita, quella è dei perdenti, come recita a tutta voce dagli altoparlanti lo slogan in fase di pre gara. Si gioca sempre puntando alla porta avversaria e facendo un gran movimento, come chiede pedissequamente da bordo campo Mister Beppe Sannino.
Eppoi la difesa tutela quello che centrocampo e attacco producono e finalizzano, nel senso che Loiero, Russo e Mazzoletti sono un po' la BBC (Barzagli, Bonucci, Chiellini) di un Paradiso che, anche se non vuole e non può dirlo, ha ormai due piedi in Prima Promotion. È insomma una squadra che fa innamorare: non a caso a metà tempo, a Paradiso City, suonavano le note di "Love generation".
La parola ora ad alcuni protagonisti, cominciando in ordine di gerarchia dal buon Beppe. "Era una partita che volevamo vincere ad ogni costo, la consideravamo determinante. Tutti dicono che abbiamo un gran bel vantaggio in classifica, ma nel calcio devi stare sempre sul pezzo e il traguardo è ancora lontano. Sono contento del risultato soprattutto per questi ragazzi straordinari: non sono dei professionisti, ma ne hanno le fattezze. Lasciatemi infine spendere due parole per il mio presidente: è un peccato che non fosse al campo, mi auguro che sia felice di quanto fatto dalla squadra".
La palla passa ora metaforicamente nei piedi del direttore sportivo Giampiero Stagno, visibilmente euforico, ai limiti della commozione, ma ugualmente lucido nella sua analisi. "Siamo stati bravi a preparare bene una partita contro un avversario che nell'arco della stagione aveva dimostrato di essere forte specialmente in attacco. Oggi tutto ha girato alla perfezione. Non abbiamo mai amministrato il risultato perché le partite contro gli avversari svizzero-tedeschi non sono mai davvero finite. Eppoi quello di giocarsela sempre è un po' il mantra del nostro allenatore, che ha trasmesso a questi ragazzi fenomenali una mentalità vincente".
La chiusura, non quella difensiva ma bensì delle interviste, è con Lollo Loiero, capitano in gol per la seconda sfida consecutiva. Non male per un centrale... "Che volete che vi dica? Ci ho preso gusto! A Uzwil ho colpito su azione, quest'oggi sugli sviluppi di una palla ferma. Voglio battere il ferro finché è caldo. Della squadra, invece, mi è piaciuto l'approccio al match e la capacità di tenere alta la tensione che abbiamo dimostrato nella ripresa. Il vantaggio in graduatoria? Non è ancora fatta, mancano quattro vittorie al sogno". Il difensore gallonato riscrive, con un eccesso di prudenza, le regole della matematica, a testimonianza che tra le doti di questo Paradiso c'è anche l'umiltà.
(nella foto di Patrizia Scolozzi una concitata fase del match)