CALCIO
Serata in onore di Cocimano
Il tecnico argentino al Municipal è stato avvolto in un abbraccio affettuoso
Pubblicato il 23.04.2023 11:32
di Enrico Lafranchi
Non è stata una settimana facile quella vissuta da giocatori e staff dopo la cocente sconfitta patita con il Vaduz. Si dice spesso che una sconfitta può servire da lezione, sicuramente non con un simile risultato. Cocimano ha lavorato in settimana non lasciando nulla al caso. Sul campo e nello spogliatoio. Ha parlato a lungo con i giocatori confidando nella loro voglia di riscattarsi. Giocatori, precisiamo, che hanno bisogno, come ha sottolineato il mister, di essere aiutati. Domenica ci aveva detto: “Farò con tutti una chiacchierata a quattro occhi perché è necessario trovare il modo migliore per andare avanti”. La sensazione è che la “chiacchierata” abbia dato i suoi frutti. La squadra ha lavorato intensamente, cosciente che l’avrebbe attesa una gara di sofferenza tutta in salita. C’era anche il rischio, sentendo le news delle ultime ore, di vederla in campo ‘distratta’, magari anche arrendevole. Invece no. Venerdì in panchina c’era Cocimano, non Zanetti (che lunedì farà conoscenza della squadra affidatagli da Bentancur sino alla fine della stagione). A raccogliere i frutti del lavoro che l’argentino ha effettuato avvalendosi di Lorenzo Colombo, preparatore dei portieri e non solo tanto per capirci, sono stati i giocatori che hanno mostrato un’ammirevole volontà (dopo una simile batosta non era facile), buttando la partita sulla grinta e sull’aggressività. Abbiamo visto in campo un super Tosetti (fiero di essere stato ‘nominato’ capitano per la quarta volta in stagione) tenere caparbiamente botta sino alla fine, un Mihajlovic da forza 10 da Navarone… Poi la splendida capocciata di Chacon, il calcio di rigore di Cortelezzi che si è preso la responsabilità di calciarlo mostrando, in un momento chiave della partita, di avere gli ‘attributi’. Adesso è lecito attendersi quella continuità che è sempre venuta a mancare in questa stagione: ora per ‘distrazioni’, ora per ‘errori individuali’. “Errori che ci hanno massacrato” – aveva dichiarato Cocimano nel dopo partita col Vaduz. Il mister ha sempre fatto buon viso anche a cattivo gioco, ci ha sempre messo la faccia. Allo Stade Municipal i ragazzi lo hanno ‘avvolto’ in un abbraccio che la dice lunga sulla stima che si è guadagnato in questi dieci mesi. Dentro e fuori dello spogliatoio.
Chi, cosa è cambiato nella squadra?
“Ho schierato Miranda (buon contributo, domenica era rimasto in panchina, ndr) e rimesso dietro Mihajlovic (Dragan è tornato a superarsi! - Ndr). Sono poi rientrati Peres (ultima da titolare con lo Xamax) e Romero (idem, dopo la lunga squalifica rimediata nell’amichevole con il Lucerna). Determinante è però stato l’atteggiamento della squadra”.
La partita? 
“Affrontavamo la prima in classifica, sapevamo che l’avremmo dovuta fare noi la partita. L’ho detto ai ragazzi, non c’era alternativa per andarla a vincere. Non si sono fatti degli scrupoli”.
Tout court che cosa ha detto ai giocatori? 
“Che bisognava reagire. Era fondamentale!”.
Una risposta decisa:
“Ci hanno messo concretezza, più concentrazione. Abbiamo sofferto soltanto negli ultimi minuti, di pericoloso ho visto solo la traversa sulla parata di Muci. Si sono comportati molto bene!”.
È stato Cortelezzi ad assumersi il ruolo di ‘rigorista’? 
“Sì, Sergio è corso subito a prendere il pallone, sicuro di sé stesso. Era in campo da due minuti, si è dato molto da fare”.
Lunedì arriva Zanetti, vi siete sentiti? 
“Certo. Sergio è molto contento di potere darci una mano. Lavoreremo e collaboreremo assieme. Io come secondo, ovvio (ride, ndr)”.
Con il patentino a che punto siamo? 
“Devo aspettare che aprano le iscrizioni. Mi candiderò sia in Italia che in Spagna”. 
Intanto Pablo Bentancur sta già lavorando come una… “formica” alla prossima stagione. È però anche molto concentrato su quella che in casa ACB si concluderà a suon di tango… Ci lasceremo, come sempre, stupire.