CALCIO: PARLA L'AGENTE DEL PORTIERE DEL LUGANO BAUMANN
"Si rialzerà come ha sempre fatto"
Parla il procuratore di Baumann, il portiere del Lugano che attraversa un momento delicato
Pubblicato il 09.03.2021 14:06
di Luca Sciarini
È finito nell’occhio del ciclone dopo il gol subito domenica da Schönbächler che è costato al Lugano la sconfitta.
Nelle interviste del dopo-partita Noam Baumann è apparso piuttosto nervoso, ovviamente conscio che l’errore contro lo Zurigo è stato piuttosto grave.
Ma come sta realmente Baumann e soprattutto, quale futuro si prospetta per lui?
Ne abbiamo parlato con Jaro Rama, suo procuratore.
E con lui partiamo proprio dal gol subito.
“Credo si sia trattato di un errore di posizionamento. Nemmeno Noam si è nascosto, credo sappia benissimo che poteva fare meglio in quella situazione. Purtroppo si è trovato un po’ troppo avanti”.
Dopo un grande inizio di stagione, ultimamente sembra un po’ altalenante nelle sue prestazioni. Come mai?
“Credo che nelle ultime partite tutta la squadra sia un po’ stanca a livello mentale. Può capitare in un campionato in cui si gioca ogni tre giorni. Forse a questo punto sta mancando un po’ di freschezza e anche il portiere ovviamente ne risente”.
Lui è tranquillo?
“Io lo sento molto sereno, è un ragazzo mentalmente molto forte, ha sempre saputo riprendersi anche nei momenti più difficili. Può capitare anche a lui di sentirsi un po’ frustrato dopo qualche partita ma è assolutamente naturale”.
Si era parlato tanto di mercato nelle ultime sessioni: come stanno le cose adesso?
“Sia in estate che in inverno c’erano delle squadre interessate ma stiamo parlando di un portiere di 24 anni con buone prospettive e giustamente il Lugano non vuole regalarlo. Stiamo cercando di fare una cessione che possa essere importante anche per il club che se lo merita. È ovvio che con il covid e le difficoltà economiche del calcio in generale, non è proprio il periodo migliore”.
Qualcuno adesso ne mette in discussione la titolarità: potrebbe essere una buona idea quella di farlo riposare un po’?
“Non credo sia una buona idea quella di lasciarlo in panchina: se si vuole che il giocatore acquisti prestigio sul mercato deve continuare a giocare. Come ho detto non sono preoccupato per un paio di errori: si è sempre ripreso alla grande e non dimentichiamo che quest’anno è risultato spesso decisivo con delle grandi parate”.
A Lugano si trova sempre bene?
“È molto contento di essere a Lugano, ovviamente se poi ci sarà l’occasione di fare un passo avanti nella sua carriera sarà il primo a rallegrarsene. Per adesso sta bene dove dov’è e credo che in questi anni sia cresciuto parecchio. In inverno era considerato il più forte della Lega, non credo che lo si possa mettere in discussione per un paio di errori”.
Dove può ancora migliorare?
“In questi anni è già migliorato molto ma lui è molto bravo con i piedi, ha compiuto grandi progressi quando può far partire l’azione da dietro. A Lugano però non sono così abituati a fare questo tipo di gioco ma sono certo che lui potrebbe rendersi utile anche in queste situazioni se ce ne fosse bisogno”.
Del Lugano di Jacobacci cosa mi dice?
“Io ovviamente guardo tutte le partite e mi sembra che sia una squadra, che a differenza di tante altre, ha un sistema di gioco in testa e lo traduce spesso in campo. Non è come il San Gallo che una volta vince 4-2 e la volta dopo perde 3-0. Il Lugano è sempre piuttosto continuo nelle sue prestazioni anche se ultimamente mancano un po’ i risultati. Quello che ho detto per Baumann può valere per il resto della squadra, forse manca un po’ di freschezza. Adesso sta all’allenatore cercare una soluzione”.
Il presidente Renzetti ha detto di avere un po’ paura della retrocessione.
“Io non credo che il Lugano corra questo rischio. Anzi, in un campionato così equilibrato, credo che possa ancora puntare al 2. o 3. posto. Bastano un paio di risultati per cambiare il corso della stagione”.