È alla Wefox Arena che i granata stasera vogliono ‘regalare’ a mister Zanetti i 3 punti in palio. O almeno la soddisfazione di rientrare a casa con un risultato positivo. Lo Sciaffusa è sicuramente un avversario scomodo, è da considerare un po’ la “bestia nera” del Bellinzona. È uscito da vincitore due volte anche dal Comunale, è alla quarta vittoria di fila, l’ultima sconfitta con i granata risale a 6 anni fa. C’è anche un aneddoto avverso: i renani vinsero il secondo spareggio per la promozione in DNA (poi diventata LNA) giocatosi all’Allmend di Lucerna, dopo la rocambolesca conclusione del primo incontro giocatosi al Neufeld di Berna con invasione del campo (da parte bellinzonese) per le strampalate decisioni dell’arbitro Schicker (un bernese!) a partita non terminata (noi c’eravamo!).

Concentriamoci sul presente. La squadra è partita dopo pranzo. Senza Andrés Schetino (squalificato, in 11 gare si è beccato 8 cartellini gialli: malissimo!) e purtroppo ancora senza Tommaso Centinaro che manca molto a centrocampo per il suo atteggiamento (polmoni d’acciaio come Thomas Chacon) ma anche per la fragilità del reparto. Non saranno della partita altri giocatori di riguardo come Andrea Padula (da lungo tempo assente) e Rodrigo Pollero (straniero in sovrappiù). Infortunato anche Eric Tia, dal canto suo Sivar Doldur è potuto tornare ad allenarsi solo questa settimana. Qualche ‘pedina’ Zanetti la cambierà rispetto a domenica scorsa, di sicuro c’è soltanto che Alex Muci difenderà la porta e Trèsor Samba farà da punta… Sarà durissima anche se Hakan Yakin deve rinunciare al suo bomber Raoul Bobadilla (11 reti, sua la rete dell’1-1 con il Losanna). È forse questa la notizia più bella per una difesa (quella granata) che ha incassato più gol di tutte le altre. 
Sotto questo aspetto (reti fatte e reti subìte) i padroni di casa hanno dalla loro un equilibrio più stabile, pur tenendo conto che non gli sono bastate tre reti per evitare, sul campo amico, la sconfitta con l’Yverdon (3-4). A difendere la loro porta è un ragazzo di Calabria, il trentenne Francesco “Cecco” Ruberto (già nelle giovanili di YB e Thun): “Sono tornato in Svizzera da un anno e mezzo, stavo giocando in Bulgaria. Per me Sciaffusa è un ideale punto di ripartenza”. Pilastro di una squadra altalenante:“Abbiamo avuto qualche difficoltà nella prima parte del campionato, adesso ci siamo ripresi (alla grande ma solo nelle prime cinque gare di quest’anno, tre vittorie e due pareggi, 11 punti conquistati, ndr)”. Ruberto potrebbe già essere considerato la ‘bandiera’ del FCS: “Staremo a vedere (ride,ndr), io spero di fare ancora alcuni anni di carriera. Mi sono visto prolungare il contratto sino al 2025, sono molto contento”. Il campionato non è probabilmente andato come si pensava (ci sono punti in comune con quello disputato dal Bellinzona): “L’ambizione di andare in Super League ce l’abbiamo. È un traguardo importante per la società, per i giocatori e i tifosi. Ci vorrà ancora un po’ di tempo, è chiaro. Vogliamo salire anche perché disponiamo di una bellissima struttura (scordatevi la vecchia Breite, paragonabile al Comunale di oggi, ndr). Che partita vedremo?
Per Valentino Pugliese che sta ritrovando la brillantezza del suo periodo ‘tulipano’, sarà necessario lottare su ogni pallone (come si è quasi sempre fatto) e soprattutto non avere paura (è successo spesso quest’anno). Esprimendo “gioco e carattere” come nelle ultime uscite. Da ex sciaffusano sa di affrontare una squadra capace di segnare (ma anche subire) gol a valanga. Ma che troverà sicuramente nel Bellinzona un avversario molto motivato: “Sento fiducia, le ultime belle prestazioni (compresa quella con l’Aarau, ndr) ci daranno la spinta giusta per fare risultato”.
Pronostico aperto con un occhio a Stade Lausanne-Xamax. I neocastellani con Uli Forte in panchina una settimana fa hanno costretto al pareggio il Thun di Lustrinelli. Poca cosa, sono 11 i punti che separano le due squadre prima dei calci d’avvio di stasera.