Anche ieri sera il Bellinzona
non è riuscito a interrompere la serie negativa con lo Sciaffusa. Per la quarta
volta in questa stagione i granata sono rimasti a mani vuote dopo avere
condotto le danze alla Wefox Arena per oltre un’ora. In vantaggio su calcio di rigore
(trasformato da Souza) in inizio del secondo tempo si sono fatti raggiungere al
67’ dai padroni di casa abili a sfruttare con Kalem un calcio piazzato di
Mariani, autore anche del gol partita all’88’. Punizione causata da Peres,
autore di un fallaccio sullo stesso giocatore. È doveroso aprire subito una
parentesi sull’italo-brasiliano che all’83’ (la partita è andata avanti per
altri 7’) ha trovato il modo di farsi espellere per un altro fallo, suscitando
per di più le ire dei giocatori gialloneri per la sua lentezza nell’abbandonare
il terreno da gioco. E così è finita con la diciannovesima sconfitta
stagionale, la seconda da quando Sergio Zanetti ha preso il comando. Non è che si
debba dare tutta la colpa a Peres, non è però normale che il giocatore non si
sia reso conto come la sua presenza in campo fosse a rischio. Due episodi gravi,
decisivi ai fini della partita. Il
flemmatico direttore di gioco Von Mandach, diventato ‘famoso’ per i 4 rigori
fischiati nella gara col Vaduz (di cui un paio ‘inventati’) non ha per fortuna esitato
a decretare il tiro dal dischetto quando Souza al 52’ è stato messo giù in area
da Krasniqi. La sua direzione, come era già avvenuto al Comunale, è comunque
difficile da qualificare. Sicuramente non è stata buona. In vantaggio
meritatamente i granata hanno mantenuto a lungo il possesso palla. Ma davanti
si è visto poco o nulla sia da parte di Samba che di Cortelezzi che si sono
avvicendati negli ultimi 20 minuti. Anche a centrocampo tra Ocampo e Pugliese
la differenza è stata minima: un apporto, il loro, largamente insufficiente.
Davanti le cose migliori sono venute da Souza e Chacon (bella l’intesa tra i
due). Relativamente al primo tempo per quanto riguarda l’argentino, calato di
tono. L’uruguagio è stato ancora una volta il più attivo, quello che ha fatto
correre di più le… gambe. Il solo praticamente a cercare lo specchio della
porta, peraltro senza impensierire il loro portiere. Si tira troppo poco in gol,
logicamente il bottino reti è in stand by da mesi e mesi. Il pacchetto
difensivo si è destreggiato abbastanza bene, la seconda rete era però evitabile.
Chiaro che in 10 le cose si sono complicate a tutto campo. Ma non è che si è
giocato in inferiorità numerica per un tempo, è stata una questione di minuti:
almeno l’1-1 bisognava tenerlo. Purtroppo ancora una volta la squadra è rimasta
a bocca asciutta. L’avere ‘regalato’ 12 punti a una squadra di tale pochezza
tecnica fa rabbia, è inammissibile. Come volevasi dimostrare non è una
questione di panchina.
Oggi, sabato, giornata di
riposo. Domenica primo allenamento settimanale per preparare la gara col Wil,
secondo in classifica. È caccia alla vittoria da parte di due squadre impegnate
su fronti diametralmente opposti. Una buona notizia: il Neuchâtel Xamax ha
perso ancora, i neocastellani non sono stati “miracolati” nemmeno da Uli Forte.
I giochi sembrano fatti per davvero. Di partite da giocare ne rimangono sempre
meno, venerdì capitan Berardi e compagni devono ‘sentire’ l’obbligo di fare
risultato. Tre sconfitte consecutive sarebbero qualcosa di molto imbarazzante per
Sergio Zanetti. Il mister è stato chiamato da Bentancur con l’intento di fare
respirare alla squadra (e all’ambiente) una boccata d’ossigeno. Battendo lo
Sciaffusa si poteva sperare in un’operazione sorpasso ai danni degli stessi
renani. Un’occasione sprecata, una delle tante!