CALCIO
Lugano, maledette palle ferme!
Nonostante il buon pareggio colto in rimonta a Lucerna, c'è da rammaricarsi
Pubblicato il 07.05.2023 17:57
di Silvano Pulga
Normalmente, un pareggio a Lucerna, in rimonta dopo aver chiuso sotto di due gol la prima frazione, e davanti a più di 14.000 tifosi avversari, andrebbe salutato come ottimo, soprattutto perché ha permesso di mantenere dietro in classifica i confederati, i quali si sono confermati squadra in fiducia e in grande spolvero. E invece c'è da rammaricarsi, a questo giro: per le occasioni sbagliate e per quanto di buono fatto vedere, a parte una ventina di minuti di sbandamento nella seconda metà della prima frazione, costati due gol.
Ancora una volta, però, il the dell'intervallo ha portato consiglio, con il Crus che ha saputo mischiare le carte e trovare un nuovo assetto con i 4 dietro, un Amoura straripante sulla sua fascia e ancora in gol di testa (inspiegabilmente annullato dall'arbitro), con il pubblico di casa che, nel finale, tremava ogni volta che i ticinesi recuperavano palla e puntavano verso l'area avversaria.
Peccato, dunque. Perché Celar, nel secondo tempo, autore di un gran gol in contropiede (ma che palla ha inventato Macek, tagliando la difesa confederata, che non è riuscita a mettere in fuorigioco lo sloveno), ha messo fuori di un soffio un pallone di quelli da non sbagliare, e anche Steffen, marcatore del gol del 2-2, si è visto respingere, al 12' un colpo di testa da distanza ravvicinata. In mezzo, tanto Lugano e, diciamolo, una squadra avversaria capace di capitalizzare gli errori degli avversari, in virtù anche di alcune individualità di livello. Insomma, una partita decisamente godibile, anche se va detto: si tratta, probabilmente, delle compagini migliori del nostro campionato al momento, con esclusione dello Young Boys, impegnato evidentemente a giocare un altro sport.   
Dispiace per i gol incassati: ancora una volta, i bianconeri sono caduti su una palla ferma. Si sa, ne avevamo parlato in conferenza stampa in occasione della sfida casalinga con il Sion: la squadra, costretta a fare a meno di Mai, è deficitaria nel gioco aereo. Mattia Croci Torti ci aveva detto che, vista la situazione, spetta al portiere metterci una pezza, uscendo dai pali. Invece, in occasione del vantaggio dei padroni di casa, Saipi è rimasto inchiodato sulla linea di porta, consentendo agli avversari di segnare. L'estremo difensore dei bianconeri si è poi rifatto con un bell'intervento, confermando la sua ottima propensione quando si tratta di chiudere lo specchio della porta agli avversari. Tuttavia, l'errore è stato grave e, soprattutto, consente agli avversari di sfruttare un punto debole della retroguardia sottocenerina, peraltro infilata in occasione della seconda rete, dove i confederati sono arrivati primi sul pallone in tutti i passaggi, mandando a vuoto gli avversari. Bravi loro, si capisce: ma, evidentemente, qualcosa non ha funzionato, e non è stato un caso che, nella ripresa, il Crus abbia deciso di modificare l'assetto dei suoi, peraltro gravati (ma non è una novità) da ben sei giocatori assenti per motivi vari.
Tuttavia, si può e si deve soddisfatti per quanto visto oggi: la reazione c'è stata, e non era scontato, visto l'ambiente e lo spessore degli avversari. Il carattere c'è, e si è visto anche a inizio partita, quando i ticinesi hanno subito provato a prendere in mano le redini dell'incontro. Sono mancati, inizialmente, negli ultimi venti metri; tuttavia, hanno costretto i padroni di casa a tenere il baricentro al di sotto di dove avrebbero voluto tenerlo, visto che cercavano la vittoria, nello scontro diretto, per sorpassare i rivali. Alla fine, però, per Mario Frick e i suoi, il pari è da considerarsi un ottimo risultato, e nonostante avessero chiuso la prima frazione avanti di due reti.
La volata finale, insomma, si annuncia combattutissima. Il Servette è infatti passato al Letzigrund contro il GCZ, e ha riguadagnato il secondo posto in classifica, mentre lo Zurigo, battendo al St Jacob-Park il Basilea (con la testa probabilmente alla semifinale di Conference League, e dopo un finale di partita caldissimo, con 4 espulsi) ha momentaneamente allontanato i renani dai posti che contano in classifica, anche se il Lugano dovrà andare a far loro visita tra due settimane. Di sicuro, comunque, il morale è alto, così come buona la forma fisica di tutti. La sensazione è che, davvero, ci si possa giocare un finale di stagione di grande livello: e, a partire da domenica, sarebbe un peccato non esserci di persona.