Nel
Campionato argentino il River Plate è saldamente in testa, i rivali
storici del Boca Juniors si trovano nella zona centrale della
classifica, la peggiore degli ultimi dieci anni, pochi talenti nelle
sue file e grandi contestazioni nei confronti del vicepresidente
Riquelme. È andato in scena, nella notte, il “Superclassico”,
uno scontro storico ed epico, dove, spesso, la passione ha preso il
sopravvento sugli aspetti tattici e tecnici. Le cronache descrivono
l'incontro poco emozionante, complessivamente corretto e con 8
ammonizioni. Ma al minuto 92 tutto è precipitato. Agustin Sandez,
terzino del Boca, è intervenuto in ritardo su Solari, l'arbitro
Herrera ha assegnato la massima punizione per i Milonarios. Gli ospiti hanno contestato la decisione, il direttore di gara non si è mai
consultato con il Var, l'uso della tecnologia ormai fa discutere in
tutte le latitudini. Sul dischetto si è presentato Miguel Borja,
portiere spiazzato e padroni di casa in vantaggio. Il colombiano ha
esultato come di consueto, è andato, in solitaria, verso la
bandierina, e ha mostrato una maglietta con scritto “La gloria es
para Dios”. Ma Palavecino ha pensato che non fosse abbastanza e in
faccia al difensore Nicolas Figal ha urlato in maniera veemente
tutta la sua gioia. La rissa è stata inevitabile, coinvolte anche le
due panchine. Calci e pugni, corse nel tunnel degli spogliatoi per
regolare definitivamente i conti. Partita sospesa per 15 minuti,
l'ordine in campo lo ha riportato la polizia. L'arbitro, in questo
caso, ha chiesto aiuto al Var, ha espulso 3 giocatori per parte e
l'allenatore del Boca Almiron. Gli ospiti hanno chiuso in 8, i
padroni di casa in 10, gli altri due espulsi erano due panchinari. Le
sanzioni potevano essere molte di più. Palavecino è
indagato per istigazione alla violenza.
Calcio
Una rissa 'Monumental'
Il Superclassico tra River e Boca è finito con la polizia in campo