Calcio
Ora basta!
Da Lukaku a Vlahovic, il razzismo negli stadi italiani è sempre più vergognoso, ma regna la confusione
Pubblicato il 09.05.2023 06:38
di Matteo Petrulli
Gewiss Stadium, ultimi minuti di Atalanta-Juventus, va in scena un altro episodio il cui protagonista è una delle piaghe sociali peggiori della storia dell’uomo: il razzismo. Dusan Vlahovic, entrato in campo da poco, viene beccato clamorosamente dai tifosi bergamaschi, a quanto pare intimoriti dalla bravura dell’attaccante serbo. Vlahovic trattiene le rabbiose lacrime a stento, l’arbitro Doveri è costretto a fermare il match nell’imbarazzo generale. Addirittura, gli stessi giocatori della Dea cercano con ampi gesti di far smettere la loro curva, ma i cori razzisti risuonano incessanti. Il contrappasso dei tifosi atalantini non tarda ad arrivare: all’ultimo minuto di gara, Vlahovic spedisce la palla all’incrocio e chiude la partita, zittendo il settore di stadio autore dei cori. Questo è solo uno degli episodi, purtroppo sempre più frequenti, di discriminazione razziale. Balza in mente anche l’esempio di Lukaku in Juve-Inter: anche lì il calciatore è stato vittima di cori razzisti. L’epilogo è sempre quello, l’attaccante belga segna e zittisce la curva, come se ci fosse una forza magica che si occupa di punire le azioni discriminatorie. Ma la gestione di questi episodi da parte della Federazione è sempre più confusionaria: si susseguono decisioni continuamente contraddittorie e punizioni che non bastano a condannare i razzisti, che non smettono di entrare negli stadi italiani. Infatti, nella gestione del caso Lukaku-Juve, ci sono state molte polemiche. Prima la squalifica della curva bianconera, poi tolta. Stessa cosa per la squalifica di Lukaku, sul quale è dovuto intervenire Gravina in persona per concedere la “grazia” all’interista. Ma anche la gestione delle ammonizioni riguardo alle esultanze contro la curva non è stata meno confusionaria. Vedremo ora che provvedimenti verranno presi sulla questione Vlahovic. Nel frattempo, Gasperini nel post-partita di Atalanta-Juve ha minimizzato così a Dazn in merito ai cori razzisti: “Non è razzismo, ma solo insulti personali a un avversario”. E intanto, continua la confusione nella lotta al razzismo…