CALCIO
Non è stata la partita dei numeri 9
Benzema e Haaland hanno faticato: meglio di loro Vinicius e De Bruyne
Pubblicato il 10.05.2023 07:39
di Vittorio Gerlero
Pronostico ampiamente rispettato al Santiago Bernabeu. Il primo round tra Real Madrid e Manchester City è terminato in parità, ma come ci si poteva immaginare il match è stato intenso, combattuto e incerto fino al triplice fischio che rimanda tutto alla gara di ritorno all’Etihad.  
Proprio come lo scorso anno, Guardiola si è presentato al Santiago Bernabeu senza paura. Il suo City ha dominato il possesso palla fin dalle prime battute e calciato verso la porta di Courtois ben cinque volte nei primi quindici minuti. Ma il Real formato Champions ormai lo conoscono tutti, e nel momento migliore del City ha colpito in contropiede. Meraviglioso uno-due tra Camavinga e Modric, poi ci ha pensato Vinicius a battere Ederson con un siluro da fuori. Nel secondo tempo ci si poteva aspettare lo stesso copione, ma ad uscire forte dagli spogliatoi questa volta è stato il Real. Il City sembrava subire il gioco dei blancos senza riuscire a opporre resistenza, ma proprio come nella prima frazione la squadra sotto assedio è riuscita a trovare il gol. De Bruyne, dalla stessa mattonella di Vinicius, ha trovato l’angolino basso con un destro tanto forte quanto preciso, imparabile per Courtois.  
Vinicius e De Bruyne si sono presi così la scena facendo passare in secondo piano la supersfida tra i due numeri 9 più forti in circolazione. Benzema e Haaland hanno faticato più del previsto a superare le ottime difese avversarie. Entrambi hanno avuto poche occasioni per incidere, probabilmente anche per la scarsa quantità di cross messi in mezzo all’area dalle due squadre.
Il centravanti del City è stato seguito come un’ombra da Rudiger per tutti i 90 minuti, e le sue uniche due conclusioni verso la porta sono state parate senza troppa difficoltà da Courtois. Nel mezzo tante sportellate e qualche sponda, ma da uno che ha già segnato 12 gol in questa edizione della Champions ci si aspettava di più alla prima al Bernabeu.
Più curiosa invece la partita di Benzema: il francese si è mosso più da 10 che da vero 9. Ha legato il centrocampo con l’attacco, lasciando il compito dell’uno contro uno a Vinicius e Rodrygo. Di fatto non si è mai reso pericoloso se non per un colpo di testa dentro all’area piccola ben parato da Ederson. Poco comprensibile è sembrata la scelta di defilarsi al limite dell’area in occasione dei calci d’angolo a favore, lasciando saltare soltanto Alaba e Militao. Una mossa sicuramente studiata in allenamento, che però non ha pagato.  
Entrambe le squadre rientrano a casa convinte di poter passare il turno. All’Etihad Benzema vorrà tornare ad essere decisivo proprio come lo scorso anno al Bernabeu, ma Ancelotti e soci sanno bene che Haaland due partite di fila non le ha mai steccate. Tra una settimana a Manchester toccherà ai due grandi 9 prendersi in mano le rispettive squadre per riservare il volo verso la finalissima di Istanbul.