TENNISTAVOLO
Sarà la volta buona?
La società Tennis Tavolo Lugano, da anni ai vertici, cerca quest'anno il primo trofeo
Pubblicato il 11.05.2023 07:02
di Anaïs Cornolti
 
 
Undici anni di crescita, di sacrifici ma anche di tante soddisfazioni. Dalle serie B alla serie A e poi una crescita costante, un protagonismo incessante tra l’élite del Tennis da Tavolo elvetico.
Merito anche del presidente Luca Colombo, capace in tutti questi anni di mantenere la squadra al vertice. Otto semifinali e cinque finalissime sono il risultato della passione e dell’eccellenza di un club che però adesso cerca quella zampata che finora è sempre mancata.  
Sabato 24 giugno a Ginevra la Società Tennis Tavolo Lugano proverà ancora a scrivere la storia nella ripetizione della finalissima dello scorso anno contro il ZZ Lancy Genève.
Ne abbiamo parlato con il Presidente Luca Colombo, con il quale abbiamo anche stilato un primo bilancio di questa splendida stagione.
Presidente, ci parli un po’ della vostra società:
“Negli ultimi 3- 4 anni abbiamo avuto una crescita importante, dopo un periodo di stagnazione. In totale abbiamo 130 soci attivi di cui una cinquantina di ragazzi, un movimento giovanile piuttosto importante. Negli ultimi anni abbiamo visto un incremento tra i soci adulti che hanno iniziato a giocare o sono tornati a farlo, dopo le problematiche create della pandemia. Oggi la società raccoglie i frutti, proprio domenica scorsa si sono svolti i campionati seniores, due soci, Daniele Rezzonico e Adam Pade hanno vinto il doppio over 65, mentre Barbara Ruggio Williams è diventata campionessa svizzera over 40. Diciamo che il movimento senior è attivo e più che mai presente.’’
A inizio stagione vi sareste aspettati di raggiungere la finale del Campionato a squadre?
’L’anno scorso siamo arrivati in finale, e anche per questa stagione abbiamo allestito una squadra competitiva. Affiancando a Simone Spinicchia, Csaba Molnar, Dimitri Bobrov, giocatori che sono arrivati in finale l’anno scorso, due nuove leve italiane come Paolo Bisi e Tommaso Giovanetti. La squadra con questi atleti ha avuto maggiore spessore ed equilibrio. L’obiettivo era quello di arrivare almeno alla semifinale. Ovviamente siamo molto felici di avere raggiunto il primo posto imbattuti nella regular season, come di aver vinto in due partite la semifinale.’’
Di chi è il merito di questi risultati?
‘’Il merito è sempre dei ragazzi che scendono in campo, devo dire che però quest’anno hanno trovato l’amalgama giusta. La formula è quella della Coppa Davis: tre giocatori, nove incontri di singolare e uno di doppio. Il nostro punto debole è sempre stato il terzo giocatore, ma quest’anno abbiamo avuto maggiore equilibrio tra i componenti della squadra. Il merito è tutto dei giocatori.’’
Negli anni avete lanciato diversi giovani interessanti, ora siete nuovamente alla ricerca di nuove leve: che cosa offre questo sport ai giovani?
‘’Negli anni passati abbiamo sempre cercato di portare i giovani in serie A. Un paio di anni fa si è concluso un ciclo, ora stiamo cercando di rilanciare il settore giovanile, ma ci vuole tempo, costanza e pazienza. Sono due le componenti che sono necessarie per poter giocare a Tennis Tavolo: grande condizione fisica e prontezza di riflessi, il gioco è molto veloce. Altro aspetto fondamentale è quello mentale. Un po’ come il tennis, molto si gioca sul piano mentale, aspetto che, chiaramente va formato. Elementi che vanno accoppiati a una tecnica di base che richiede un allenamento costante.’’
Per una persona che sogna di diventare un professionista nel Tennis Tavolo, che cosa consiglia?
’L’aspetto più importante è la costanza nell’allenamento, la tecnica va esercitata continuamente e richiede tante ripetizioni. La capacità di apprendere il gesto tecnicamente e ripeterlo in continuazione affinché diventi un automatismo, è fondamentale. Il gioco è talmente rapido e veloce che non permette di pensare al gesto in sé, deve venire in automatico. La costanza negli allenamenti è probabilmente l’aspetto principale”.
Il Tennis Tavolo di ieri e quello di oggi, quanto è cambiato questo sport?
’Diciamo che all’apparenza potrebbe sembrare che non sia cambiato molto. Invece il gioco è diventato molto più veloce e questo è da ricondurre al cambiamento dei materiali. Negli anni sono state cambiate le palline (di plastica) che sono molto diverse rispetto a prima. Richiedono un gioco molto più veloce e anche molto più fisico. E dall’altra parte anche le gomme della racchetta hanno avuto un’evoluzione importante.’’    
Il Presidente Luca Colombo ci tiene anche a ringraziare la città di Lugano, in particolare il Dicastero Sport per il supporto che ormai da 50 anni garantisce al Tennis Tavolo. La società ha la possibilità di usufruire di una sala dedicata nella palestra Polisportiva di via Al Chioso e questo facilita gli allenamenti. L’aiuto e il sostegno si concretizzeranno ancora di più con il nuovo Polo sportivo degli eventi, con una sala dedicata al Tennis Tavolo.
Sperando che quest’anno sia l’anno buono per la società, non ci resta che ricordare i due prossimi appuntamenti: il 17 giugno a Sciaffusa la “Final Eight” di Coppa Svizzera e il 24 giugno a Ginevra la finalissima del Campionato a squadre.