CALCIO
"C'è qualcosa che non va negli arbitraggi..."
L'appassionato presidente del Cadenazzo Arnaldo Caccia si sfoga dopo qualche torto di troppo
Pubblicato il 11.05.2023 10:07
di Carlo Scolozzi
Per la terza volta presidente del Cadenazzo, in carica ormai per il sesto anno consecutivo, Arnaldo Caccia è un massimo dirigente appassionato, a muoverlo è infatti uno sconfinato amore per il pallone. Ma ultimamente la sua voglia di calcio sta scemando, in quanto c'è qualcosa che non quadra nei suoi personalissimi conti. Scopriamo cosa.
Allora Arnaldo, come mai tutta questa amarezza?
"La colpa è degli arbitraggi e, nel campionato di Seconda Lega, non sono l'unico a lamentarmi. Ho letto ad esempio che anche il Melide ha qualche recriminazione da fare e ci sono altri club sulla nostra lunghezza d'onda".
Qual è esattamente il problema?
"Certe decisioni non si capiscono proprio. Ieri sera abbiamo giocato a Balerna: il bilancio parla di due espulsi e otto ammoniti in una partita tranquilla. Io non farei mai l'arbitro, perché riconosco le difficoltà del ruolo, ma non è possibile assistere a certe esibizioni delle giacchette nere. Le società vanno aiutate e non solo colpite, colpite e ancora colpite! Eppoi si dovrebbe pure sdrammatizzare un po' le situazioni".  
Nei hai proprio le tasche piene...
"Ora che sono entrato in Gran Consiglio potrei dire che non ho più tempo e mollare, ma non è quello il problema. Noi dirigenti ci mettiamo cuore, passione e anche dei soldi e poi succede quel che succede con gli arbitraggi. Ripeto: c'è qualcosa che non funziona. Le sviste caratterizzano tutte le partite di Seconda, ma gli ispettori che cosa riferiscono? Qualcuno mi chiede, giustamente, chi me lo fa fare. Non sono neanche restato con le mani in mano e ho esposto la questione alla FTC, nelle persone di Biancardi, Bordoli e Papa".
Dai direttori di gara alla stagione del Cadenazzo, ora.
"L'obiettivo era principalmente la salvezza. Ammetto però che gli importanti innesti operati nella pausa invernale ci hanno fatto alzare l'asticella, soprattutto in Coppa Ticino. Avremmo potuto approdare in semifinale, ma nel quarto contro l'Arbedo/Castione ci siamo ritrovati senza attaccanti e siamo quindi stati eliminati... Se avessimo avuto a disposizione tutta la stagione la rosa del ritorno, beh, saremmo stati da primi tre posti!". 
Ieri sera avete impattato sul campo del Balerna finalista di Coppa.
"Un buon punto. Abbiamo segnato per primi e poi ci siamo ritrovati sotto due volte. Peccato per i tre gol da polli incassati. Le nostre reti, invece, sono state di buonissima fattura: Badolano ha rifinito alla grande un'azione corale, Rexhzepi ha confezionato il solito gol da rapinatore d'area e Alaimo ha estratto dal cilindro un colpo da cineteca, segnando da 20 metri in maniera spettacolare e favolosa". 
Siete terz'ultimi a quota 25 punti, a +2 sul Melide, ma fiduciosi.
"È cosi in effetti. Se tutto va come deve andare, sarà retrocesso solo il Rapid Lugano (ultimo a 14 lunghezze dal Cadenazzo ndr.). L'Agno sparisce infatti per via della fusione e il Locarno ha le carte in regola per salire. Per arrivare all'opzione di tre retrocessioni dovrebbe davvero succedere l'impensabile. Vogliamo comunque salvarci sul campo".
Chiusura con la pagina più nera del vostro campionato, due turni fa.
"Contro il Locarno abbiamo perso 8-1, ma con delle attenuanti. Eravamo in emergenza e abbiamo schierato ad esempio il portiere di riserva, che ha comunque parato abbastanza bene. Quella volta, in definitiva, è sceso in campo un Cadenazzo rimaneggiato, che non è mai entrato in partita. L'8-1 può quindi starci, anche se per il morale è stata una bella botta. Ma ci siamo subito lasciati alle spalle quella brutta parentesi e adesso la fiducia non ci manca!".
(nella foto di Carlo Scolozzi un Arnaldo Caccia... verde di rabbia!)