C’era una salvezza da
centrare, il Bellinzona l’ha conquistata alla grande battendo un’altra compagine
che lotta per la promozione. Dopo il Losanna e l’Yverdon anche il Wil ha dovuto
arrendersi a una squadra in stato di grazia, letteralmente rianimata dopo due
sconfitte di fila. È stata una serata ricca di emozioni, i granata hanno
disputato la migliore partita della stagione: cuore, grinta, carattere non sono
mai venuti meno, si è visto anche del bel gioco: tante incursioni offensive,
tanti tiri in porta. E tre reti! Il pubblico si è divertito ed entusiasmato, ha
risposto scandendo insistiti “hop ACB, hop Bellinzona” sino al triplice fischio
finale dell’arbitro Turkes (ottima direzione la sua). Un’atmosfera che al
Comunale non si viveva più da tempo: “Anch’io sono emozionato, questi
momenti sono bellissimi, ti danno la voglia di continuare ad andare avanti. Sono
contento, soprattutto perché mercoledì avevo chiesto allo staff e ai giocatori
di fare uno sforzo extra in quanto mi sentivo in debito con i tifosi che ci
hanno sempre sostenuto anche nei momenti più brutti. Siamo veramente tutti felici
e contenti” – ha giustamente gongolato Pablito Bentancur nel dopopartita.
Un bel Bellinzona, andato sul
2-0 nel giro di due minuti (su autogol al 36’, diamo però il merito a Dragan Mihajlovic
che ha colpito il palo, poi con una sventola di Souza) e che ha messo a segno
la trentacinquesima rete (quella del 3-1 al 79’) con una bordata ad effetto di
Manis da una trentina di metri. Più “eurogol” di così… Come dire che lo
spettacolo non è mai mancato. Una volta tanto non saremo qui a parlare di
centimetri in meno (Wallner, cui è stato accreditato l’1-0, è alto quasi 2 m),
né di gioco aereo latitante (si è persino vista al 62’ un’incornata di Samba).
E il Wil? Dopo avere fatto diga per tutto il primo tempo, i sangallesi hanno
cercato di affondare i colpi nella ripresa affidandosi ai sapienti piedi di
Nikolas Muci (sua la prima rete all’ora di gioco, quella che ha riaperto la
partita all’82’ porta la firma di Sofian Balhoul). Già, un duello tra “Fratelli
rivali”, che cinematograficamente parlando ci potrebbe portare alla celebre
“Sfida all’OK Corrall” con Lancaster e Douglas. Beh, non esageriamo… Ma chi
l’ha vinta sul campo, il ‘rapace’ d’area o il ‘portierone’? “La cosa più
importante è che siamo salvi, è stata una emozione straordinaria”, risponde diplomaticamente
Alexander, autore di interventi da vetrina su un paio di ‘castagne’ di Nicholas
(il migliore dei sangallesi).
In casa ACB tutti si sono
superati, non facciamo nomi. A fronte di una squadra grintosa, determinata, a
tratti irresistibile (sul 2-0 c’è mancato poco che i ragazzi strapazzassero la
seconda in classifica che si trova ora a dover recuperare il terreno perduto in
quanto superata dal Losanna e raggiunta dallo Stade) è significativo che il
pubblico le abbia dimostrato calore e affetto come mai era capitato finora.
Bisognava reagire, sia da una parte (la squadra), sia dall’altra (i tifosi). La
lezione servirà, speriamo, per il futuro.