OFFSIDE
Milan, doppia figuraccia
Prima la sconfitta sul campo, poi l'umiliazione davanti ai propri tifosi
Pubblicato il 14.05.2023 09:32
di L.S.
Prima la sconfitta a La Spezia, poi l’imbarazzante immagine che ha fatto il giro del mondo, con la squadra a rapporto sotto la curva rossonera. Una ramanzina in piena regola, con giocatori e allenatore a testa bassa, ad ascoltare la strigliata di un capo ultrà, che non si sa che tipo di ruolo abbia in una società di calcio.
E non venitemi a dire che i tifosi pagano il biglietto e cose del genere.
Queste cose, incredibile ma vero, succedono anche in una società che una volta guardava tutti dall’alto in basso ma che adesso stenta maledettamente a ritrovarsi, nonostante il successo dello scudetto dello scorso anno, del quale, giusto ribadirlo, non sono rimaste più tracce. Né a livello di squadra, né a livello societario.
I giocatori che c’erano (a parte Leao) sembrano addirittura involuti, mentre il mercato non ha portato praticamente nulla. E la società? Tace, con il suo padrone che oltre oceano ignorava bellamente che il suo Milan avesse in bacheca sette Champions League. Difficile che possa intervenire adesso in maniera credibile e far sentire la sua voce.
Dovrebbe farlo Maldini, che invece si esprime soltanto nei pre-partita di Champions, in mezzo ai suoi ex colleghi e ora opinionisti. Dopo le sconfitte, a parte quella post Lazio in cui difese Pioli, si dilegua, scappa tra le maglie dei giornalisti, anche loro apparentemente assoggettati a una leggenda vivente come la sua.
E così la squadra, dopo l’ennesima figuraccia, si ritrova sotto la curva di quei tifosi che oggi però saranno pronti ad andare a Milanello a “caricarla” per il ritorno di Champions. Come se ce ne fosse bisogno.
Ha ragione Garlando sulla Gazzetta a chiedersi se Maldini sarebbe mai andato sotto quella curva.
La risposta è semplice: no, non ci sarebbe andato. Come non ci sarebbero mai andati né Sacchi, né Capello e nemmeno Ancelotti.
Ma quella era altra gente, altra stoffa, altri campioni. Tutta un’altra storia. Una storia che difficilmente tornerà.