PODISMO
Il sogno di Filippo Rossi
Il podista ticinese sta per iniziare una grande avventura, affronta una nuova sfida
Pubblicato il 16.05.2023 08:40
di Angelo Lungo
Il paese è l'Australia. La distanza da percorre è di 520 km. I giorni sono 10 (dal 17 al 26 maggio). Le tappe sono 9. È l'ultramaratona: una competizione dura, si entra in uno spazio estremo. Serve una preparazione ottimale: sul piano fisico ma, soprattutto, sotto il profilo motivazionale. Tra gli iscritti c'è un ticinese: Filippo Rossi. Cerca la grande impresa, parte sfidando se stesso e tenta di arrivare a un grande risultato, un obiettivo prestigioso e che segnerebbe la sua carriera in modo indelebile. La gara si svolge nel Territorio del Nord, tra la città di Alice Springs e Uluru. È l'entroterra di un paese sterminato, lo scenario è da togliere il fiato, tutto è bello ma anche tremendamente solitario. Si corre in autosufficienza alimentare. I podisti hanno con sé uno zaino che contiene l'attrezzatura obbligatoria: il cibo e il restante equipaggiamento personale. Il percorso è segnalato, ma i corridori saranno dotati di una cartina per orientarsi. Sono previsti dei controlli, in punti precisi, da parte degli organizzatori. Si può usufruire di un team medico che fornisce la necessaria assistenza alla fine di ogni giornata. Ogni tappa deve essere conclusa nel tempo limite di 10 ore. Filippo ha 33 anni, la corsa fa parte della sua vita, si allena intensamente: 12-13 sedute a settimana, sono oltre 10 ore, poi c'è la palestra, insomma un impegno quotidiano. Ma non lo sente come un sacrificio, sostiene che: “Quando corro mi sento rilassato e a mio agio, entro in una dimensione speciale”. Per affrontare simili competizioni bisogna entrare in una dimensione inedita. Essere sospinti da una speciale forza interiore, da una volontà ferrea e avere coraggio. L'imprevisto è sempre in agguato e bisogna essere pronti a oltrepassarlo: infilare, con coraggio, passo dopo passo. L'orizzonte è un traguardo, che all'inizio è lontanissimo ma che ora dopo ora si avvicina, non ci può fermare, è consentito solo rallentare. E allora vai Filippo, verso l'ennesima sfida con te stesso, verso un'altra avventura, hai corso per 11 deserti, non può arrestarti lo sterrato.