Non
è riuscito un altro colpaccio alla truppa di Baldo Raineri dopo aver
eliminato lo Zurigo nei sedicesimi di Coppa. Il Chiasso ha dovuto inchinarsi
per 2-1 contro il Lucerna. L’ex di turno François Affolter è
dell’idea che si poteva forse ottenere qualcosa in più: “Non
è semplice affrontare una squadra di Super League senza subire reti.
Peccato però perché i loro gol vengono da errori tecnici in fase di
impostazione. Avremmo anche sicuramente potuto tenere di più la
palla dopo l’1-0 e tentare di crearci più occasioni”.
“Cerco
di trasmettere la mia esperienza”
Giocando
però come mercoledì sera nelle dodici partite rimanenti, c’è di
che essere ottimisti in casa rossoblù in ottica salvezza. Da inizio
febbraio, il Chiasso ha ottenuto cinque risultati positivi su sette,
e ora i principali rivali Neuchâtel Xamax e Kriens sono a soli due punti:
“Siamo
in un buono stato di forma e gli avversari sanno che non è facile
batterci, soprattutto in casa. Ora dobbiamo giocarci ognuna delle
partite rimanenti come delle finali”
commenta il numero 16.
Arrivato
quest’estate, François Affolter sta iniziando ad adattarsi bene al
gruppo ed è ormai diventato un titolare fisso. Un adattamento che
non è né semplice né scontato per uno come lui che ha avuto a che
fare con Svizzera francese, tedesca, Stati Uniti, Germania, ma mai
con la Svizzera italiana: “Essere
qui è interessante anche per scoprire una cultura nuova. Poi posso
anche imparare un’altra lingua visto che il club ci mette a
disposizione delle lezioni di italiano una volta alla settimana”.
La
salvezza dei rossoblù, appunto, potrebbe anche passare da un
giocatore come Affolter. Molto solido nei primi quarantacinque minuti
insieme ai compagni di reparto Hajrizi e Dixon, il difensore nato a
Bienne è un vero valore aggiunto. Al di là delle sue qualità
tecniche, uno come lui porta anche esperienza. Ieri Affolter era
infatti il giocatore più anziano messo in campo da Raineri. A soli
29 anni, anche questo è un ruolo nuovo per lui: “È
una nuova tappa della mia carriera. Ho responsabilità nel confronto
di questa giovane rosa e cerco di trasmettere la mia esperienza, di
parlare con tutti e di aiutare anche i compagni nel loro piazzamento
sul campo ad esempio. Tutto queste sono anche cose che potranno
essermi benefiche nel futuro”.
Il
futuro, appunto. Nonostante il centrale non abbia ancora compiuto 30
anni, quest’ultimo ha già un occhio sul suo post-carriera: “Ho
già ottenuto il mio diploma C da allenatore e quest’estate dovrei
fare il C+. Questa è una via che seguirò sicuramente dopo il calcio
giocato. Spero comunque di giocare ancora quattro stagioni da
professionista intanto”.
“Le
mie prestazioni avrebbero dovuto essere migliori”
Il
centrale ha le idee belle in chiaro insomma. Strano però vedere uno
come lui, con cinque presenze in nazionale maggiore, più di 200
presenze in Super League e diverse esperienze all’estero dover già
preparare il post-carriera prima dei 30 anni. Da un profilo del
genere ci si aspetterebbe sicuramente un posto da titolare perlomeno
nel nostro massimo campionato. Affolter ci spiega però le difficoltà
che ha avuto quando è rientrato in Svizzera dopo due anni in
Nordamerica: “Era
difficile trovare un club perché il campionato americano è ancora
parecchio sottovalutato. Tra l’altro con il Covid tante società
hanno problemi e non è semplice per un calciatore trovare impiego.
Per me questo discorso vale ancor di più visto che non avevo neanche
giocato molto negli Stati Uniti”. Nei
San José Earthquakes, Affolter ha infatti giocato solo 15 partite da
titolare in due stagioni tra il 2017 e il 2019.
Quest’ultimo
non rimpiange però la sua scelta di essere andato oltre oceano:
“Rimane
comunque un esperienza che rifarei. Anche dal punto di vista umano è
stato molto arricchente. Poi sono anche cosciente che al di là della
scelta di andare negli Stati Uniti sono anche le mie prestazioni sul
campo che avrebbero dovuto essere migliori. Forse se avessi fatto di
più negli USA fuori dal campo le cose avrebbero potuto andare
diversamente”.
Diversamente,
già. Per un giocatore il cui esordio con la Nazionale era arrivato
ancora prima di compiere 20 anni questa à una traiettoria di
carriera parecchio insolita. Affolter ricorda tra l’altro con gioia
le sue avventure con la divisa rossocrociata: “Il
mio più bel ricordo rimane l’amichevole a Berna contro l’Argentina
di Messi e Aguero. Anche il secondo posto all’Europeo Under-21 in
Danimarca con la finale persa contro la Spagna rimane un grandissimo
ricordo”.
Ora
però non importa il passato. Affolter è concentrato pienamente
nella stagione di Challenge League in corso e il Chiasso avrà
sicuramente bisogno di prestazioni di sostanza da parte sua per
salvarsi. La prossima partita sarà sabato, in casa dello Stade-Lausanne Ouchy. Gli avversari diretti invece, Kriens e Neuchâtel Xamax,
affrontano le due squadre in testa: il Grasshopper e lo Sciaffusa. Il momento
giusto per il tanto atteso sorpasso?