QUI BALERNA
"Non vogliamo essere la Juventus della Coppa Ticino"
Il presidente Simone Mapelli cerca la rivincita dopo la finale persa l'anno scorso
Pubblicato il 16.05.2023 10:04
di Carlo Scolozzi
A contendere la Coppa Ticino al Malcantone, domani sera al Roque Maspoli di Caslano alle 20.45, sarà il Balerna del presidente Simone Mapelli (intronizzato a dicembre) che esordisce commentando così il fattore campo avverso. "Sfortunati nel sorteggio (l'altra sede prevista era Balerna)? Mah, non la metterei su questo piano. Non ci sentiamo certo sconfitti perché giochiamo in trasferta e addirittura in casa loro. Se siamo riusciti a battere il Locarno in semifinale significa che abbiamo qualche qualità".
Il numero uno dei balernitani non si fida della scoppola rimediata dai rivali in campionato. "Nonostante il 6-0 appena incassato dal Vallemaggia, il Malcantone resta un cliente difficilissimo, che prima di quest'ultimo match era reduce da una serie positiva".
Mapelli è tranquillo, anche perché ha fiducia in Mister Simone Pichierri. "Il nostro allenatore l'ha definita una sfida di testa, speriamo di entrare in campo con quella giusta. E con la voglia di rivalsa per la finale della scorsa stagione con l'Arbedo/Castione. Una partita persa prima di tutto sull'aspetto mentale, infatti in quella circostanza non siamo praticamente scesi in campo. Non vorrei insomma perdere un'altra finale e diventare la Juventus della Coppa Ticino".
Per il presidente più giovane della Seconda Lega (26 anni) le chance di vittoria sono "50 e 50, o almeno è quello che spero. Affrontiamo un'ottima squadra, inoltre ben allenata".
(nella foto Simone Mapelli stringe la mano all'ex presidente del Balerna Eugenio Ballerini)