L’ACB ha dato un colpo di
spugna a una stagione difficile ma certamente non “fallimentare” anche se
qualcuno è di questo avviso. Per fortuna critici ossessivi e uccelli del
malaugurio non hanno intaccato l’ambiente granata. Contro il Wil la squadra ha
ritrovato equilibrio e carattere confermando (una volta di più, vedi i 4 clamorosi
risultati contro il Losanna e le vittoria sull’Yverdon e i sangallesi) di
potere lottare alla pari di qualsiasi avversario.
La “macchia nera” di maggio rimane
la sconfitta subìta dallo Sciaffusa causata , sullo 0-1, dall’espulsione di
Peres. Ci si deve rammaricare per quei tre punti buttati che avrebbero potuto
avvicinare i ragazzi di Zanetti e Cocimano ai renani. Non che la vittoria
avrebbe in un solo colpo cancellato prestazioni e risultati deludenti (in
rapporto alle ottimistiche previsioni e ai proclami d’inizio stagione), c’era
però la possibilità di mirare al settimo posto occupato dagli uomini di Hakan
Yakin.
Finire alle spalle del Thun
che era partito (qualcuno probabilmente lo ignora) quale candidato alla
promozione in Super League insieme al Losanna sarebbe stato secondo noi un buon
motivo per compiacersi e rallegrarsi di essere riusciti a mantenere al primo
anno il posto in Challenge League. In passato si sarebbe gioito di questo
obiettivo!
Intanto siamo giunti alla
terz’ultima giornata. Il Bellinzona troverà sul suo cammino lo Xamax, il Thun e
lo Stade Lausanne, lo Sciaffusa avrà quali avversari Aarau, Xamax e Thun.
Recuperare 6 punti ha l’aria di una ‘missione impossibile’, ma poco importa.
L’avere centrato la salvezza a tre giornate dal termine di un campionato
piuttosto complesso è senz’altro un risultato molto positivo.
Tiago Miranda e Mehmet Manis
si son o rivelati due innesti sostanziosi. Tiago è a Bellinzona già da un anno
e mezzo, è entrato molto bene nella sua parte di difensore grintoso anche in Challenge
League (tra l’altro ci aveva già giocato nelle fila del Wil allenato da Alex
Frei), Mehmet – figura di primo piano della U21 del Basilea – è un formidabile
incursore di fascia. Contro i sangallesi ha firmato un gol capolavoro (era in
campo da nemmeno un quarto d’ora). Bisognerebbe chiedersi perché gioca con il
contagocce, cioè praticamente mai. Chiariremo. C’è qualcosa che accomuna i due
ventenni: la gioia di vivere la maglia granata in “una città piccola ma bella e
tranquilla. Custode – ci dicono - di bellezze naturali e storiche, e abitata da
gente calorosa”
Mehmet, complimenti per il tuo “eurogol”:
Sorride orgoglioso: “Sono felice, abbiamo fatto tutti una bella prestazione. I tre punti erano molto importanti, dobbiamo continuare così”.
C’è stato un cambiamento con mister Zanetti, gli allenamenti sono diventati più duri?
“È cambiato l’allenatore ma lo spirito della squadra è rimasto lo stesso, sul campo ci andiamo noi (quindi dipende dai giocatori non dai mister, una ‘sensazione’ che abbiamo sempre avuto, ndr). No, durante la settimana non è che ci alleniamo diversamente, ci impegniamo molto, come sempre”.
Non avete più nulla da perdere, finire in bellezza un campionato che vi ha visti uscire spesso abbacchiati sarebbe un obiettivo doveroso: giusto?
“Sicuramente! Giocheremo per vincerle tutte e tre le rimanenti partite (Xamax, Thun, SLO, ndr). Affronteremo sicuramente squadre determinate a cominciare dal Neuchâtel Xamax (venerdì alla Maladière, ore 20.15). Anche se una squadra è ultima (quella neocastellana da inizio stagione!) gioca sempre per vincere”.
Mehmet, pensi di restare a Bellinzona?
“Mi piacerebbe, magari qui per sempre… (ride)".
Anche Tiago Miranda, ‘pupillo’ di Jean-Michel Aeby, non apprezzato da Marco Schällibaum (ne avevamo parlato a suo tempo) si trova molto bene in città, è persino diventato il capoclasse dei giocatori. Non per caso i tifosi quando non lo vedono giocare da titolare arricciano il naso… L’argentino, in Svizzera da quando aveva un anno (ha frequentato le Scuole di Wil), si è integrato molto bene al sud delle Alpi. Sul campo sta confermando le sue qualità di difensore solido, generoso e dinamico.
Tiago, cosa è cambiato per te dal marzo 2022 a oggi?
“Beh, parlo un po’ meglio l’italiano (si esprimeva comunque già bene l’anno scorso, ndr), a Bellinzona mi trovo come a casa. È una bella città, qui c’è tanto sole, oggi però no… (si ride, ndr). Itifosi ci sono vicini (sarebbe bello se si riavvicinassero anche i Boys, ndr). Siamo sostanzialmente una squadra giovane, abbiamo bisogno di tutti”.
Anche tu per sempre con il Bellinzona…?
“Perché no, vedremo alla fine della stagione che cosa si farà”.
Al di fuori del calcio, quali sono i tuoi interessi?
“Mi piace stare con gli amici. Adesso ho comperato un televisore, prima non ce l’avevo… Guardo soprattutto partite di calcio, stasera c’è l’euroderby (ieri, ndr)!”
Mehmet, complimenti per il tuo “eurogol”:
Sorride orgoglioso: “Sono felice, abbiamo fatto tutti una bella prestazione. I tre punti erano molto importanti, dobbiamo continuare così”.
C’è stato un cambiamento con mister Zanetti, gli allenamenti sono diventati più duri?
“È cambiato l’allenatore ma lo spirito della squadra è rimasto lo stesso, sul campo ci andiamo noi (quindi dipende dai giocatori non dai mister, una ‘sensazione’ che abbiamo sempre avuto, ndr). No, durante la settimana non è che ci alleniamo diversamente, ci impegniamo molto, come sempre”.
Non avete più nulla da perdere, finire in bellezza un campionato che vi ha visti uscire spesso abbacchiati sarebbe un obiettivo doveroso: giusto?
“Sicuramente! Giocheremo per vincerle tutte e tre le rimanenti partite (Xamax, Thun, SLO, ndr). Affronteremo sicuramente squadre determinate a cominciare dal Neuchâtel Xamax (venerdì alla Maladière, ore 20.15). Anche se una squadra è ultima (quella neocastellana da inizio stagione!) gioca sempre per vincere”.
Mehmet, pensi di restare a Bellinzona?
“Mi piacerebbe, magari qui per sempre… (ride)".
Anche Tiago Miranda, ‘pupillo’ di Jean-Michel Aeby, non apprezzato da Marco Schällibaum (ne avevamo parlato a suo tempo) si trova molto bene in città, è persino diventato il capoclasse dei giocatori. Non per caso i tifosi quando non lo vedono giocare da titolare arricciano il naso… L’argentino, in Svizzera da quando aveva un anno (ha frequentato le Scuole di Wil), si è integrato molto bene al sud delle Alpi. Sul campo sta confermando le sue qualità di difensore solido, generoso e dinamico.
Tiago, cosa è cambiato per te dal marzo 2022 a oggi?
“Beh, parlo un po’ meglio l’italiano (si esprimeva comunque già bene l’anno scorso, ndr), a Bellinzona mi trovo come a casa. È una bella città, qui c’è tanto sole, oggi però no… (si ride, ndr). Itifosi ci sono vicini (sarebbe bello se si riavvicinassero anche i Boys, ndr). Siamo sostanzialmente una squadra giovane, abbiamo bisogno di tutti”.
Anche tu per sempre con il Bellinzona…?
“Perché no, vedremo alla fine della stagione che cosa si farà”.
Al di fuori del calcio, quali sono i tuoi interessi?
“Mi piace stare con gli amici. Adesso ho comperato un televisore, prima non ce l’avevo… Guardo soprattutto partite di calcio, stasera c’è l’euroderby (ieri, ndr)!”
(Tiago Miranda e Mehmet Manis, nella foto ENLA)