Non è un momento
facile per il Lugano e per il suo allenatore Maurizio Jacobacci.
Le critiche
saltuarie del presidente Renzetti, i risultati che stentano ad arrivare e un
contratto che per ora è ancora lontano.
Il tutto con il
Vaduz nel mirino: una partita che domenica i bianconeri non possono
assolutamente perdere.
Michele
Cedrola, che dal 2016 (assieme al fratello Renato) è il procuratore di Maurizio
Jacobacci , vuole pensare positivo. Per il Lugano e per il suo assistito.
“Io sono certo
che il Lugano si riprenderà, anche perché questo tipo di flessione capita a
tutti durante un campionato. Il Lugano è una buona squadra e credo che potrà
ottenere ancora ottimi risultati in questa stagione”.
Non ha paura
di una sconfitta a Vaduz e delle eventuali conseguenze?
“Ho visto
Maurizio molto carico, conosce bene la squadra e lo staff e tutti hanno una
grande voglia di uscire da questo momento delicato. Sappiamo che nel calcio il
rischio di un esonero esiste sempre ma vi garantisco che Maurizio non ci sta
assolutamente pensando. È concentrato sulla partita di domenica e poi sulla
prossima contro il Basilea: due gare che se saranno positive potranno cambiare
la stagione del Lugano”.
Secondo Lei
come mai la squadra ha perso un po’ di velocità in questo periodo?
“Credo ci sia un
po’ di tutto, sia a livello fisico che mentale. A Sion avevano disputato una
buona partita e poi purtroppo è arrivato il passo falso con lo Zurigo. Maurizio
era dispiaciuto anche perché la squadra ha avuto diverse palle gol per
segnare. Peccato anche perché ultimamente si sono persi punti importanti nei minuti finali”.
Renzetti ha
criticato l’assenza, a suo dire, di un piano B da parte di Jacobacci. È
d’accordo?
“Io credo che
anche Maurizio vorrebbe fare un tipo di calcio più offensivo ma è una persona
molto intelligente e pragmatica e ha saputo adattarsi ai giocatori che ha a
disposizione. Stiamo parlando di un allenatore molto preparato che nella sua
carriera ha fatto ottime cose. Ora serve che anche i giocatori alzino un po’ il
loro livello in queste partite: per uscire da queste situazioni serve l’apporto
di tutti”.
Nelle scorse
settimane si era parlato tanto dell’eventuale rinnovo di contratto.
“In questo
momento ho visto Maurizio molto più preoccupato della flessione della squadra
che non del suo contratto. È concentrato sulle prossime due partite, del
contratto ormai è inutile parlarne. Quando sarà il momento se ne parlerà”.
Crede che
Renzetti voglia rinnovarglielo?
“Renzetti è un
presidente molto tifoso e va preso così com’è. È anche una persona intelligente e ce lo dirà lui quando sarà il momento di parlarne. In passato ne
avevamo discusso ma ci aveva sempre avvertito del problema relativo alla
vendita della società. Quando lo riterrà opportuno lui e Maurizio si siederanno
al tavolo e ne discuteranno. Per firmare un contratto bisogna essere in due”.
Jacobacci
avrebbe eventualmente delle alternative?
“Negli scorsi
mesi ci sono stati degli interessamenti da parte di altre squadre: ormai si sa
che lui è in scadenza di contratto. A Maurizio però piace molto il Ticino e gli
farebbe piacere restare. Aspettiamo il presidente e poi vedremo”.