FORMULA 1
Il maltempo, Imola e il futuro dei circuiti
La cancellazione del GP d'Italia e le difficoltà nell'allestire il calendario della Formula 1
Pubblicato il 21.05.2023 05:58
di Anaïs Cornolti
A causa del maltempo che ha colpito tutta la regione dell’Emilia-Romagna, il sesto appuntamento del mondiale di Formula 1, previsto oggi a Imola, è stato rimandato.
Le immagini dell’alluvione che ha colpito la regione, che continua a essere vittima del maltempo, hanno fatto il giro del mondo. E così arrivata mercoledì, in maniera tutt’altro che sorprendente, la comunicazione ufficiale che il GP non si sarebbe disputato per rispettare le comunità colpite e per garantire la sicurezza di tutti. Una scelta difficile da prendere ma assolutamente ragionevole e condivisibile. 
L’Emilia-Romagna è la regione italiana conosciuta per essere la “terra dei Motori”, è la patria dove sono nate case automobilistiche e motociclistiche tra le più importanti della storia. È anche la sede di due scuderie di Formula 1: la Ferrari a Maranello e la Alpha Tauri a Faenza. Ed è proprio il comune che ospita la scuderia Alpha Tauri a essere stato uno dei centri maggiormente colpiti dall’alluvione. Entrambi i team hanno reagito prontamente lanciando una raccolta fondi per la popolazione colpita. Numerosi i filmati, drammatici e tragici, che sono circolati in questi giorni, in uno di questi è spiccata la presenza del pilota giapponese Yuki Tsunoda, in prima linea a spalare il fango a Faenza, dove il pilota vive dal 2021. Quello che è accaduto, dovrebbe fare riflettere su quelle che potrebbero essere le conseguenze che il discusso cambiamento climatico ci potrebbe riservare per il prossimo futuro. Ma questa è un’altra storia. 
Il Gran Premio d’Italia non verrà purtroppo recuperato nella stagione in corso, ma rimarrà comunque nel calendario del mondiale almeno fino al 2026. Il contratto tra gli organizzatori del GP di Imola e la Formula 1, che scadeva nel 2025, è infatti stato prolungato di un ulteriore anno per la felicità dei tifosi italiani e non solo. 
Una buona notizia anche perché dal 2022 la Formula 1 è alle prese con voci insistenti che vorrebbero la cancellazione di alcuni Gran Premi considerati classici e, ormai, ritenuti  non più adatti alle nuove monoposto. Proprio l’anno scorso lo storico circuito di Monte Carlo aveva rischiato di venire cancellato dalla programmazione del 2023 mentre attualmente le piste a rischio sono Spa-Francorchamps in Belgio e quella di Zandvoort in Olanda, i cui accordi scadranno nel 2023.