"L'abbiamo fatta grossa, come c'è scritto sui nostri profili social. Dopo 45 anni d'assenza il Tenero riabbraccia la Seconda Lega e lo fa con un gruppo di bravi ragazzi, con una dedizione al lavoro pazzesca. Era un traguardo tutto fuorché programmato, ma ce l'abbiamo fatta e ora ci godiamo la festa". Parole e musica di un Benjamin Frizzi quanto mai raggiante, al quale la vittoria per 2-1 colta in casa del Biasca in quest'ultimo weekend ha regalato la prima gioia della carriera da Mister negli Attivi. Fare centro al primo colpo non è davvero male.
E CHI SE LO ASPETTAVA?
"Volevamo migliorare il piazzamento della stagione precedente, un sesto posto, e far crescere i giovani. Nessuno avrebbe chiesto al piccolo Tenero di vincere il campionato e invece...".
LA CULTURA DEL LAVORO
"Abbiamo fatto sudare e lavorare come matti questi ragazzi, è stato un po' il mantra del mio fantastico staff. Tanti sacrifici hanno pagato e devo dire grazie anche alla società. Nei Minori non è scontato, ad esempio, che ti mettano a disposizione i campi pure quando piove!".
NON CHIAMATEMI ZEMAN
"Abbiamo lavorato davvero tanto, ma mai senza il pallone. I gradoni? No, grazie, sono un metodo ormai superato e lo dico col massimo rispetto per il boemo, ci mancherebbe".
POVERI RAGAZZI...
"Lo riconosco: sono un rompiballe. Però ho sempre corso assieme ai miei giocatori e compiuto gli stessi identici esercizi. Non mi sono mai risparmiato in nessun allenamento e grazie a questa mia attitudine si è creata una sinergia meravigliosa e vincente".
MAI PERFETTI
"In ogni partita abbiamo sempre vissuto dei momenti di smarrimento, d'altronde è il dazio da pagare alla gioventù. Ma siamo stati fieri di noi stessi in diverse circostanze. Più volte abbiamo insomma offerto ottime prestazioni".
LIVELLO ALTO
"La concorrenza non è mancata, anzi, abbiamo avuto delle dirette concorrenti particolarmente toste. Mi riferisco a tutte e cinque le squadre che abbiamo preceduto, ossia Ravecchia, Minusio, Giubiasco, Losone e Solduno. La fortuna? Sarà stata anche l'annata in cui ti va tutto bene, ma la buona sorte ce la siamo cercata. Puoi vincere per puro caso due o tre partite e issarti in vetta dopo tre giornate. Ma non duri un campionato intero e non fai 58 punti se non hai grandi qualità".
LA NUOVA REALTÀ
"Saliamo in Seconda Lega per goderci la categoria e continuare a divertirci. La nostra filosofia societaria, insomma, non cambia. Penseremo inoltre alla crescita dei nostri tanti giovani. Comunque ritengo che il Tenero possa tranquillamente rimanere al piano di sopra".
NON CHIAMATEMI SPALLETTI
"Se me ne vado dopo il successo come il Mister del Napoli? No, no, io resto a Tenero a godermi questa fantastica avventura in Seconda che attende me e i miei splendidi ragazzi".