Cosa sta
succedendo a Christopher Lungoyi?
Il 20.enne attaccante
svizzero di origini congolese è ormai diventato un caso nel FC Lugano.
Non convocato
nelle ultime due partite contro Sion e Zurigo, sembra ai margini del progetto
tecnico di Maurizio Jacobacci.
Per lui quest’anno
soltanto 741 minuti giocati e una rete realizzata, quella del 31 gennaio a
Basilea.
Da lì poco o
niente.
Anzi, qualche
atteggiamento che non dev’essere assolutamente piaciuto all’allenatore e forse
nemmeno alla società.
Il 17 febbraio ad
esempio, dopo 70 minuti di tribuna nella partita contro il Servette, fu invitato
dallo staff tecnico a scaldarsi ma lui tardò (appositamente) moltissimo nel
prepararsi e alla fine Jacobacci gli preferì Ardaiz per gli ultimi scampoli di
partita.
O per tornare a
questa settimana, quando Lungoyi, dopo non essere stato convocato per la sfida di
domenica scorsa contro lo Zurigo, non è sembrato al massimo della motivazione (per usare un eufemismo).
Comportamenti che
non possono ovviamente essere tollerati in un giocatore di Super League, che ricordiamo,
a inizio 2021 era stato comprato dalla Juventus per 3,5 milioni di franchi.
In quell’operazione
i bianconeri acquistarono Monzialo per 2,5 milioni, servendosi così di quelle
cifre per abbellire i rispettivi bilanci e che poco hanno a che vedere con il vero
valore dei due giocatori in questione.
Che forse nella
testa dell’attaccante ex Servette e Porto sia scattato qualcosa dopo la firma
con la Juventus?
Difficile da dirsi:
una cosa è certa, con questo atteggiamento Lungoyi da qui a fine stagione godrà
di pochissima considerazione nelle scelte di Jacobacci.
Il Lugano si sta
giocando una fetta importante del suo futuro, come ha sempre detto chiaramente
il presidente Renzetti e soltanto chi avrà il giusto atteggiamento potrà
servire a questa squadra.
A partire dalla partita di domenica a Vaduz, quando difficilmente il giocatore troverà spazio nelle convocazioni di Jacobacci.