CALCIO
Il passaggio della discordia
Steffen se la prende con Amoura, ma l'algerino poteva passare la palla a Celar?
Pubblicato il 22.05.2023 09:48
di L.S.
Sta facendo la differenza, com’è normale che sia. Anche ieri, con un gol salvato sulla linea, qualche bella giocata e la rete, ancorché un po’ fortunosa, del pareggio al St. Jakob Park.
Stiamo ovviamente parlando di Renato Steffen, che dopo un logico periodo di ambientamento, è diventato finalmente quel giocatore che tutti si aspettavano. Dentro e fuori dal campo.
Sì, perché se sul rettangolo verde nessuno metteva in dubbio le qualità del nazionale (che ha giocato anni in Bundesliga), fuori dal campo forse in pochi si aspettavano un ragazzo così schietto e votato alla causa.
Dopo la famosa intervista sul Cdt che fece arrabbiare più di uno nello spogliatoio, Steffen sembra aver aderito pienamente al progetto bianconero.
Confabula con Croci-Torti, si spiega con i compagni, li sprona distribuendo consigli: come un vero leader.
Tutto bene, certo, a parte qualche dichiarazione infelice a fine partita, ancora a caldo, che avrebbe potuto risparmiarsi.
Come quella di ieri, con quella punzecchiatura ad Amoura, reo di aver sbagliato il gol che avrebbe potuto regalare i tre punti al Lugano.
Se è vero che l’algerino avrebbe dovuto fare meglio, dopo una corsa di 50 metri, a tu per tu con Hitz, è sbagliata l’analisi che colpevolizza Amoura, che secondo Steffen avrebbe fatto meglio a passare la palla a Celar.
Riguardando più volte l’azione si nota come il bomber sloveno non è mai stato libero da marcatura fino all’ultimo momento, quando ormai Amoura aveva deciso di tirare in porta.
Bravissimo Hitz a chiudere l’angolo di tiro e spiazzante invece l’attitudine del giovane difensore renano Vogel (19 anni), che invece di chiudere su Amoura (forse per inesperienza), ha concesso all’algerino un insolito uno contro uno. Finito come sappiamo, con la parata del miglior portiere del nostro campionato. 
L'errore di Amoura? A parte la conclusione,  che poteva essere migliore, è forse stato quello di aver aspettato troppo a lungo prima di calciare, nell'attesa che Celar si smarcasse. Esattamente l'opposto dell'analisi di Steffen.