Il
calcio è fatto di tattica, ci sono poi gli schemi e anche
l'organizzazione. Eppure la differenza la fanno i giocatori, il
singolo che frantuma l'equilibrio, imprime il suo marchio, esprime un
principio ordinatore. Fiorentina-Inter l'ha decisa la classe di
Lautaro Martinez. L'argentino fa parte di una specie rara: il
centravanti. Ce ne sono pochi in circolazione e che sono capaci di
andare in doppia cifra. Costano, poiché sono diventati davvero merce
rara. Il nerazzurro è uno dei migliori al mondo. Il gol non gli
manca: ne ha segnati 27 nel corso della stagione, con l'Inter ha
superato quota 100. Lautaro manifesta uno straordinario attaccamento
alla maglia che indossa: lotta, sbuffa, combatte, respira e colpisce.
È completamente immedesimato nell'Interismo, ne ha introiettato il
suo spirito. Non è plateale nei gesti, la sua sua postura è sempre
composta. Sul pallone si avventa, non teme l'avversario, lo sfida ma
lo rispetta. Prende le botte, ma non si ferma, si rialza e carica. La
sua maturazione sportiva è completa, la sua emotività ora riesce a
controllarla, scomparsi gli interventi ruvidi sui difensori, che sono
calibrati, e interruzione delle proteste plateali. Fuori dal terreno
verde non è un personaggio, si muove con circospezione, è un
riservato. È il campo il suo teatro, il palcoscenico dove mostra la
sua forza e il suo talento. Il suo volto è impassibile ma l'Inter la
vive intensamente. Piangeva al temine dell'ultimo campionato, versava
lacrime pudiche e strazianti, mentre i cugini festeggiavano a
distanza il titolo. Il secondo gol messo a segno contro i viola è un
“golazo”. Un'esecuzione splendida, il gesto è sublime, un
connubio di estetica e vigoria atletica. Per mesi si è sobbarcato
sulle spalle l'attacco della Beneamata. Il suo partner ideale è
Lukaku, i due si completano, si cercano, si vogliono. Sanno che
possono essere letali e implacabili. Sono sospinti da una tifoseria:
che vive di sogni e non di ossessioni, come diceva quel tale di
Setubal. Oltre non c'è l'orizzonte ma... perché questa è un'altra
storia.
Calcio

Nel segno del Toro
Lautaro Martinez è uno dei migliori centravanti del mondo e lo dimostra