CALCIO: RIFLESSIONI A MARGINE DEL SUCCESSO DEL LUGANO A VADUZ
È stata (anche) la vittoria di Jacobacci
I bianconeri passano nel Principato anche grazie alle mosse del loro allenatore
Pubblicato il 15.03.2021 05:02
di Silvano Pulga
In tante occasioni, come abbiamo già scritto di recente, si è parlato, rispetto alle partite del Lugano, di sfide decisive, di svolte della stagione. Questa volta, però, non lo abbiamo scritto noi, ma lo ha detto Jacobacci alla vigilia: quella col Vaduz poteva davvero essere considerata una svolta della stagione.
Di fronte a un incontro così importante, il tecnico bernese ha saputo prendere in mano con decisione la situazione, facendo scelte importanti. Domenica, in sala stampa, a domanda sul momento non felice di Sabbatini, l’allenatore aveva  risposto invitando i giornalisti presenti a rivolgersi direttamente al capitano, facendo capire di avere delle riserve. E oggi, a sorpresa, lo ha messo in panchina. Ma non solo: il Lugano è sceso in campo con una formazione del tutto inedita, con due attaccanti di ruolo, Bottani dietro le punte, Ardaiz titolare al posto di gente come Gerndt (in panchina) e Lungoyi (neppure convocato, a dimostrazione della rottura con lo staff tecnico).
Un Jacobacci coraggioso, dunque, come lo era stato anche in occasione della visita della squadra di Frick in Ticino: ma questa volta c’erano in palio punti pesanti come macigni.
E nel pomeriggio del Principato, il tecnico è stato, questa volta, premiato per le sue scelte. L’attaccante uruguaiano, prima di tutto, il quale, dopo tanti gol sbagliati, anche grossolanamente, ha segnato una doppietta, mettendo, già nella prima frazione, la partita sui binari giusti per i suoi. Bottani, che ha giocato una delle migliori partite della stagione; Custodio, che si è disimpegnato benissimo nel ruolo che è di solito del suo capitano e, a cascata, tutti gli altri, compreso Ziegler, la cui condizione atletica sta crescendo, e che ha fatto bene al posto dello squalificato Daprelà. Per non parlare di Maric, promosso capitano e capace, nella ripresa, di trovare il gol della sicurezza, dopo gli errori della scorsa settimana contro lo Zurigo. Bravi tutti, anche i subentrati che, pur non essendo ancora del tutto a posto (Gerndt e Sabbatini) hanno dato il loro contributo d’esperienza.
Però, vogliamo dirlo: è stata la vittoria di Jacobacci. Il tecnico, invitato da Kubi, sulla rubrica settimanale che tiene sul nostro sito, ad avere il coraggio di cambiare, ha dimostrato di averne, mettendo in campo una formazione offensiva, in quella che, forse, è stata sinora la partita più importante della stagione. E l’ha vinta, giocando bene, e ridimensionando un avversario che sarà anche ultimo in classifica ma che, in questo inizio d’anno, aveva fatto benissimo, battendo (tar l’altro) due volte lo Zurigo e uscendo imbattuto in due occasioni al cospetto dei campioni in carica dello Young Boys.  
Non sappiamo se il tecnico di origini campane resterà sulla panchina del Lugano anche l’anno prossimo. Tuttavia, oggi ha dimostrato di essersi meritato di giocarsi il titolo di miglior allenatore dello scorso anno, nella recente serata degli Awards della Swiss Football League. E sarebbe un peccato vederlo tornare a Cornaredo, il prossimo anno, alla guida di qualche squadra avversaria