CALCIO
“Siamo stati più bravi di loro”
Ludo Moresi loda i ragazzi della U21 che hanno ‘blindato’ il Vevey
Pubblicato il 06.06.2023 05:34
di Enrico Lafranchi
 
È stata una sfida a viso aperto anche al Maglio, Vevey e Lugano II si sono affrontati senza tanti tatticismi. I vodesi sono scesi in Ticino convinti di riuscire a ribaltare la sconfitta subìta sul loro campo, i bianconeri si sono ben guardati dal blindare lo 0-1 del Copet. Sarebbe bastato un pareggio, è invece maturata un’altra vittoria con l’identico punteggio. Di nuovo una gara tiratissima, mai però in sofferenza. Che alla fine ha indiscutibilmente premiato la squadra più forte. Il Lugano in campionato ha totalizzato 56 punti, il Vevey 3 di meno, normale che nei due scontri diretti entrambi abbiano cercato di sfruttare nel migliore modo possibile l’opportunità di passare al secondo turno. Ludo e i suoi ragazzi hanno fatto l’en plein, il discorso per il momento finisce qui.
Loro sono logicamente venuti giù con l’intenzione di sbloccare subito il risultato. Ci hanno bombardato ma noi siamo stati più bravi di loro – fa notare con legittima soddisfazione il mister. La verticalità e la velocità del gioco dei romandi gli era nota: “La partita dell’andata è stata leggermente più aperta, sia da una parte che dall’altra le occasioni da gol non sono mancate. Sabato invece non ne sono pressoché state create, si è comunque trattato di una gara ancora più tesa e lottata”. Per sbloccare il risultato si son dovuti attendere gli ultimi dieci minuti, il gol partita lo ha firmato all’80’ Romeo Morandi. “A noi la rete del vantaggio ha dato grande tranquillità mentre loro hanno capito di essere spacciati”.
In definitiva tutto si è risolto all’immagine di quanto i due tecnici, Moresi e Rota, avevano previsto. I ragazzi sono piaciuti per il loro atteggiamento, per l’impegno profuso, sono usciti dal campo sfiniti. Se la sono giocata fino in fondo con convinzione, hanno vinto con pieno merito: “Abbiamo fatto un lavoro di squadra enorme, in settimana avevamo lavorato tanto anche a livello tattico”. Non è stato facile venire a capo (due volte nello spazio di cinque giorni) di questo Vevey che seppure sconfitto in casa non ha perso la sua gente visto che al Maglio (che contrasto con il Copet!) è stato accompagnato da quasi 200 supporter (detto per inciso i ‘veveysans’ hanno accettato sportivamente la sconfitta). 
Il calcio talvolta è crudele, non lo scopriamo di certo oggi. La più efficiente compagine del Gruppo 3 è ora alle prese con un altro ostacolo. L’attendono due altri ‘cimenti’ con il Soletta (mercoledì in trasferta, sabato in casa) che sulla carta hanno l’aria di essere difficilissimi. Il calcio (come tante altre cose) è talvolta ingiusto. La squadra più solida (per organizzazione, mezzi, struttura) del Gruppo 3 di Prima Lega Classic che ambisce giustamente alla Prima Lega Promotion, categoria che il Paradiso dei “vecchietti” (intanto complimenti al bravo Patrick Rossini – imperdonabile che lo abbiano messo da parte in ChL – che è risultato co-capocannoniere del Gruppo 3 di Prima Lega e figura tra i migliori sette realizzatori dei tre gruppi) si è aggiudicato fortunatamente senza arrivare ai titoli di coda, deve fare i conti con un avversario ancora più grintoso, il Soletta appunto. Squadra tosta che ha nelle sue fila due “cecchini” di nome Mast (16 reti) e Domoraud (15). Sommate (le reti) sono ben 31 delle 61 messe a segno dalla compagine della città delle “Giornate cinematografiche” che è allenata da Thomas Binggeli, già vice sulle panchine di Anderlecht e Colonia, per non dire di GC, Lucerna, Aarau e Thun. Moresi: “I solettesi li stiamo studiando in tutti i ‘dettagli’, anche su video. Hanno la caratteristica di squadra quadrata (si sono classificati secondi nel girone 2 vinto dal Delémont, ndr). Mi risulta che sono particolarmente forti anche sul piano fisico”.
Vabbé, questo Lugano II ha sicuramente le carte in regola per farcela. Al simpatico Ludo non possiamo non chiedere in chiusura un suo “pensierino” sulla finale di Coppa: “La partita l’ho vista sul divano…, alla fine ho fatto fatica a tenere accesa la televisione Dobbiamo essere orgogliosi di questa squadra, oltre che per la finale per tutto quello che ha fatto in questa stagione. Qualcosa di semplicemente sbalorditivo, il Lugano di oggi non ha niente da invidiare a nessuno!”.